Oggi è l'8 maggio. oggi ricorrono i 25 anni dall'8 maggio 1982, quel maledetto sabato di cinque lustri fa. quel sabato, in Olanda, a Zolder, a pochi minuti dalla fine delle qualifiche la Ferrari numero 27 sta tornando ai box, dopo aver fatto il suo tentativo di qualifica cercando di battere il tempo del compagno di squadra. Come al solito, nonostante fosse un giro di rientro, l'andatura è sostenuta. La Ferrari raggiunge la March numero 17 di Jochen Mass. Arrivano alla curva Terlameenbocht, una veloce piega a sinistra. L'anteriore della Ferrari tocca il posteriore della March. La rossa decolla, schizza in aria e atterra in un terrapieno. Nell'urto la vettura demolisce l'anteriore, rimbalza e proietta fuori il pilota dall'abitacolo, scaraventandolo in aria e poi contro le reti di protezione. 25 anni fa moriva così, a soli 32 anni, il candese volante, l'idolo delle folle, Gilles Villeneuve. Guardando le mere statistiche, i freddi numeri, si potrebbe pensare che sia uno dei tanti piloti in Formula 1. Uno qualsiasi. 67 gare, 6 vittorie e 2 pole e 8 giri veloci. Niente di che. E qualcun altro potrebbe pensare che lo si ricordi ancora oggi per il semplice fatto che fu un pilota Ferrari. Niente di più sbagliato. Nessun numero potrà mai raccontare cosa è stato e cosa ha fatto Gilles Villeneuve. Un cuore grande così, un coraggio smisurato, una determinazione fenomenale, un'appeal sul pubblico inimmaginabile, un talento senza pari. E guai a definirlo folle, al massimo, se proprio si vuole, follemente geniale. Gilles era un pilota tutto cuore, un pilota istintivo e spettacolare, col vizietto di...dare spesso lavoro al carroziere. Nei primi anni di Formula 1 Enzo Ferrari gli diede il soprannome di "Aviatore", per la sua spiccata capacità di...decollo in auto!
In ricordo di Gilles
Oggi è l'8 maggio. oggi ricorrono i 25 anni dall'8 maggio 1982, quel maledetto sabato di cinque lustri fa. quel sabato, in Olanda, a Zolder, a pochi minuti dalla fine delle qualifiche la Ferrari numero 27 sta tornando ai box, dopo aver fatto il suo tentativo di qualifica cercando di battere il tempo del compagno di squadra. Come al solito, nonostante fosse un giro di rientro, l'andatura è sostenuta. La Ferrari raggiunge la March numero 17 di Jochen Mass. Arrivano alla curva Terlameenbocht, una veloce piega a sinistra. L'anteriore della Ferrari tocca il posteriore della March. La rossa decolla, schizza in aria e atterra in un terrapieno. Nell'urto la vettura demolisce l'anteriore, rimbalza e proietta fuori il pilota dall'abitacolo, scaraventandolo in aria e poi contro le reti di protezione. 25 anni fa moriva così, a soli 32 anni, il candese volante, l'idolo delle folle, Gilles Villeneuve. Guardando le mere statistiche, i freddi numeri, si potrebbe pensare che sia uno dei tanti piloti in Formula 1. Uno qualsiasi. 67 gare, 6 vittorie e 2 pole e 8 giri veloci. Niente di che. E qualcun altro potrebbe pensare che lo si ricordi ancora oggi per il semplice fatto che fu un pilota Ferrari. Niente di più sbagliato. Nessun numero potrà mai raccontare cosa è stato e cosa ha fatto Gilles Villeneuve. Un cuore grande così, un coraggio smisurato, una determinazione fenomenale, un'appeal sul pubblico inimmaginabile, un talento senza pari. E guai a definirlo folle, al massimo, se proprio si vuole, follemente geniale. Gilles era un pilota tutto cuore, un pilota istintivo e spettacolare, col vizietto di...dare spesso lavoro al carroziere. Nei primi anni di Formula 1 Enzo Ferrari gli diede il soprannome di "Aviatore", per la sua spiccata capacità di...decollo in auto!