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VALE SUONA LA SESTA


Ha messo il cuore ben in evidenza sul casco perchè aveva intuito che al
Mugello più che la tecnica, più che il polso ci voleva il cuore per inseguire la sesta vittoria consecutiva sul circuito toscano (è stato l'unico a vincere sulla pista di proprietà Ferrari nell'era della motogp). Non aveva nessuna intenzione di deludere le tribune vestite di giallo ma soprattutto voleva mettere a tacere tutte le voci ke lo davano per finito o quasi.
Terzo in griglia, è stato protagonista di una brutta partenza, dopo la prima curva si è ritrovato in ottava posizione con le due Ducati ufficiali a guidare il gruppo. Non è certo la prima brutta partenza di Valentino ma ci ha abituato a bellissime ed entusiasmanti rimonte: settimo, sesto, quinto, sorpassa Capirossi, Stoner, le due Suzuki, l'altro pilota italiano Melandri fino a giungere secondo alle spalle di un rinato e veloce Pedrosa che nel frattempo è riuscito a sopravanzare tutti e a conquistare la prima posizione. Pedrosa ha disputato la sua miglior gara stagionale finora ma non è bastato a frenare un Rossi imprendibile che una volta occupata la testa della corsa ha provato a fare il vuoto mettendo un secondo e poco più tra lui e il pupillo Honda.Incontenibile la gioia del Dottor Rossi alla fine del gran premio, ha
definito questa gara "una delle più belle". Ha ridotto il suo gap da Stoner in classifica generale da 21 punti a soli 9, possono sembrare tanti o pochi a seconda dei punti di vista ma se si da uno sguardo alla stagione scorsa durante la quale il pilota Yamaha era arrivato ad avere 60 punti di svantaggio nei confronti di Hayden fino a giungere all'ultimo gp con 13 punti di vantaggio sull'americano, si può dire che nulla è stato ancora deciso. Questo è il bello delle corse, non si può dare una sentenza definitiva se non al termine del campionato o di fronte alla matematia certezza. L'appuntamento con lo spettacolo è tra una settimana a Barcellona, ci aspettano la volglia di Rossi di confemare la prestazione italiana e uno Stoner che invece vuole riallungare il suo vantaggio sul suo diretto inseguitore.