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MASSA o RAIKKONEN?


E' questa la domanda del giorno o forse sarebbe meglio dire che è la domanda che accompagna il campionato 2007 di Formula 1 in quanto sorta al termine del gran premio d'Italia a Monza del 2006, dopo l'annuncio del ritiro del pluricampione Michael Schumacher e della futura coppia alla guida delle vetture del cavallino: Felipe Massa e Kimi Raikkonen. Su chi dovrebbe puntare la scuderia Ferrari a 5 gare dal termine? Massa è diviso da 10 punti da Alonso, secondo in classifica, il quale è 5 punti sotto il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, attuale leader della classifica iridata; inoltre il brasiliano precede Kimi Raikkonen ma il suo distacco è di un sol punto, mentre prima del gp della Turchia, svoltosi ieri ad Istanbul che ha visto trionfare il brasialino davanti al finnico, era Iceman a trovarsi nella sua stessa posizione e cioè al terzo posto, con un punto in più di Massa. Come si può notare la situazione non è delle più semplici, se al prossimo gp dovessimo assistere ad un'altra doppietta Ferrari ma a posizioni invertite dei piloti, si ritornerebbe di nuovo ad una situazione in classifica simile a quella pre-Turchia. intanto la Ferrari ribadisce che per il momento non ha nessuna intenzione di preferire un pilota a discapito dell'altro, troppo simili le prestazioni, troppo simile l'andamento dei due piloti del cavallino nelle gare disputate finora.Sul sito di Controcampo, nella sezione motori, abbiamo trovato due diverse interpretazioni di questa faccenda, le riportiamo di seguito.Felipe è diventato grande, non è più un rischio (di Luca Budel)Nome e volto sembrano scontati. Felipe Massa. Una scelta solo all'apparenza rischiosa, perché il brasiliano non si è mai trovato nelle condizioni di lottare  per il titolo, soprattutto in un volatone finale come quello del 2007. Ma quest'anno, quando partire davanti a tutti si è rivelato fondamentale, lui ha messo assieme 5 pole position contro le 2 del compagno di squadra. Massa conosce ormai a fondo i meccanismi che regolano i rapporti tecnici  e umani con la squadra, infatti ha imparato tanto in una stagione al fianco di Schumacher. Ha dimostrato di saper reagire alle domeniche da incubo, invisibile in Ungheria, al limite della perfezione in Turchia. Poco costante, d'accordo, ma Massa ha saputo smaltire con disinvoltura disturbi come l'innamoramento della rossa per Rossi nel 2006 e l'arrivo di un numero uno designato dai risultati pregressi e dalla cifra dell'ingaggio:  Kimi Raikkonen.  Insomma, il ragazzo venuto dal Brasile è cresciuto, si è affrancato dal ruolo di raccomandato speciale della famiglia Todt e merita finalmente la fiducia della Ferrari. Per vincere il mondiale a Hamilton bastano 3 secondi e 2 terzi posti, quindi da Monza in avanti la Ferrari deve scegliere l'uomo buono per vincere sempre, con l'altro a coprire le spalle. La decisione più scontata è la replica seriale della doppietta di Istanbul.Raikkonen dà garanzie, è lui il numero uno (di Giuseppe Rolleri)La scelta andava fatta fin dall'inizio o meglio dall'inizio bisognava continuare nella strada tracciata al termine della scorsa stagione. Kimi Raikkonen era stato scelto come erede designato di Schumacher, con la consulenza dello stesso Schumi. Il finlandese ha talento ed è capace in gara di offrire costanza di rendimento una caratteristica simile alle prestazioni del 7 volte campione del mondo. E' l'uomo buono su cui costruire strategie vincenti in corsa, proprio per le certezze che sa offrire nell'arco di un intero gran premio, mettendo il muretto al riparo da cali di rendimento tipici del fattore umano. Kimi è freddo, bada al sodo e si è già integrato con la squadra. In questa stagione è quello nel quartetto in testa al mondiele che maggiomente ha risentito del fattore sfortuna. Senza i due ritiri in Spagna e Germania sarebbe vicinissimo ad Alonso in classifica. La sua costanza è evidente anche nelle qualifiche dove, a parte Montecarlo, non è mai uscito dai primi 4. Insomma basta dare a Raikkonen una macchina e lui tira fuori vittorie, podii o comunque punti. i suoi cali corrispondono al momento negativo del cavallino  tra maggio e giugno. Non puntare su Raikkonen con decisione dall'inizio è stato un errore da non ripetere. Ora la parola a voi (cosa ne pensate?) ma soprattutto alla pista!