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COMPLIMENTI ICEMAN!


Sono trascorse quasi 2 settimane dalla fine del tribolato campionato di F1 2007 che ha visto vincitori la Ferrari, nel campionato costruttori, e il suo pilota Kimi Raikkonen, inaspettato conquistatore del campionato del mondo piloti.Ma ki è in realtà questo biondino due volte vice-vampione del mondo alle spalle di Michael Schumacher nel 2003 e di Fernando Alonso nel 2005 e finalmente campione del mondo nel 2007? (Sembra che gli anni dispari gli portino fortuna, se è così l'anno prossimo Massa ha buone chance anche se, come Kimi ha ribadito più volte, per il pilota di Espoo la fortuna o la sfortuna non esistono, esistono solo l'impegno e il duro lavoro) Vediamo giusto qualcosa che è stato detto sul finlandese dalle persone più vicine al suo iceberg.Heikki Kovalainen. "Kimi e` giustamente campione del mondo. Non penso gli si possa dire che e` stato fortunato. E` stato il pilota piu` forte durante tutta la stagione. Kimi ha un grande senso dell`umorismo. Sa essere davvero divertente. Chiunque parli di lui dice che e' un bravo ragazzo. A volte sento cose su di lui che mi fanno ridere". Papà Matti. "Quando Kimi si sedette per la prima volta sul sedile fu molto difficile tirarlo via. Mancava poco che usassi una gru, tanta era la passione. Kimi ha sempre avuto passione per lavori manuali che comportavano l’uso del legno o dei metalli. Non fosse un pilota professionista, oggi lavorerebbe nei motori. Ma non credo sarebbe diventato ingegnere meccanico. Mia moglie e io abbiamo cercato sempre di favorire le sue tendenze e mio figlio ha un gran talento per la guida".E infine vediamo in prima persona cosa ha da dire sul suo conto: "Quando avevo 5 anni facevo motocross, sono sempre stato attratto dalle corse, con qualunque cosa avesse un motore. Ogni tanto pensavo alla F.1. Mi chiedevo se sarei mai stato in grado di poterci arrivare ma mi dicevo anche che non ce l'avrei mai fatta a uscire dai kart perché non avevamo abbastanza soldi. Per fortuna invece ho incontrato le persone giuste, ho avuto dei buoni manager che mi hanno aiutato. Solo quando sono andato in Inghilterra per le prime gare nelle categorie minori mi sono detto 'beh forse potrei farcela'. Quello è stato il primo momento in cui ho pensato concretamente alla F.1. Sono contento di come siano andate le cose, questo è chiaro, ho guadagnato un po' di soldi correndo ma resto dell'idea che, sì, possono rendere la tua vita più facile ogni tanto, ma non cambia nient'altro. Io mi diverto con le stesse cose che mi divertivano prima. Certo posso comprarmi quello che voglio, ora, ma i soldi non mi hanno cambiato".