voglia

...E io che non so smettere di pensarti...e io che come preso da una malattoa da cui non so, ne posso, ne voglio guarire...io che muio di te e di questo amore irreale e irrazionale, magico e fantastico; come tu sei, magica e fantastica. E mia

Di quella dolcezza, di quella semplicità, di quella inconsistenza che solo i sogni sanno avere; Tu sogno vivo e vero che sento nel mio essere, mente, cuore, anima..Tu che non visto, ne stretto, ne carezzato o baciato mai... Tu che vorrei avere, respirare, vivere, ...Tu, l'amore mio......

È come quando un sogno sempre stato tuo, ti viene portato via....Rimani li, così come un cretino a chiederti perché...Perché a quel sogno, tu ci credevi...

...Perchè quel sogno, tu lo rivuoi indietro, perchè vuoi lei e quel suo amore e quell'anima che da qualche parte stava scritto...era la tua...

...Se ne rimase lì, al suo posto preciso e indefinito, ad osservare quell’alba che sorgeva, con l’aria fredda che s’infilava sotto la giacca, scontrosa e stimolante insieme. E Lei che chissà dov’era, ...forse persa ad ingoiarsi tepori, sapori di un altro mondo, di un altra vita, una vita dove lui non esisteva, ...non avrebbe mai potuto esserci. Perchè un “numero primo” od anche un numero soltanto... poteva occupare una sua sola posizione e non c’era il posto per un altra. Sembrava un tramonto, quell’alba e un brivido gelato lo corse tutto; si tirò sù il bavero della giacca e senza dire una parola, le sussurrò un “Ti amo”...