Voglio un cielo blu

Credere o non credere, questo è il problema


"A pensar male ci si azzecca sempre": un vecchio proverbio che mi trova assolutamente d'accordo. Certo, per vedere la fregatura ad ogni angolo di strada bisogna necessariamente essere dei pessimisti di natura e sospettosi al punto giusto. Due invidiabili pregi per alcuni, altrettanti pessimi difetti per altri. Personalmente ritengo che nel mondo d'oggi, nel quale non appena ti distrai anche solo per un nano-secondo trovi sempre qualcuno pronto a tirarti il pacco, una discreta dose di sana diffidenza e disillusione non faccia poi così male. Anzi: pensare sempre con la propria testa, rifiutare, in determinati contesti, le cosiddette "verità ufficiali" propinateci quotidianamente dai mass media e cominciare a porsi delle domande sulla veridicità o meno dei fatti, può aiutare a capire molte cose e ad evitare di prendere spiacevoli cantonate. E' anche vero, tuttavia, che la politica del sospetto e del complotto "senza se e senza ma" può rivelarsi a volte deleteria e spingere una persona alla sfiducia totale nel prossimo e nella buona fede, fortunatamente ancora presente in abbondanza, di chi ci circonda.Detto questo, però, è evidente che viviamo in un'epoca controllata dai grandi mezzi d'informazione: attraverso le TV ed i giornali il mondo entra nelle nostre case con tutta la sua violenza quotidiana ed a volte, perchè no, anche con qualche bella storia. Tuttavia, ogni volta che vedo un TG o leggo un articolo su un quotidiano, la domanda che mi pongo è sempre la stessa: posso fidarmi? Posso davvero credere al 100% alle parole dell'inviato di turno o a quelle stampate nero su bianco? La risposta è quasi sempre no, ovviamente. E la ragione principale di tale incredulità è il fatto che la quasi totalità degli organi di stampa e delle reti televisive presenti in Italia e nel mondo appartengono a gruppi di potere esageratamente forti, in grado d'influenzare e modificare a loro piacimento, e per loro tornaconto, qualsiasi notizia "somministrata" all'opinione pubblica globale. Che, purtroppo, quasi sempre abbocca come il più addormentato degli allocchi.Ora, considerato quanto sopra esposto, è molto probabile che la maggior parte di voi non abbia mai sentito parlare del fenomeno "Scie Chimiche". Cosa che non mi stupisce affatto. Anzi, è comprensibilissima, soprattutto per le ragioni che ho menzionato pocanzi, ossia che i mezzi d'informazione, siano essi telegiornali, quotidiani, settimanali o programmi televisivi vari, non ne parlano mai e, cosa ancor più grave, quelle rarissime volte che lo fanno gettano sull'argomento un discredito tale che, lo confesso, a volte pure a me vien da pensare che si tratti di un'enorme balla montata ad arte. Sfortunatamente, però, non è così.Commenta nel forum