L'Araba Infelice

sogni infranti


Per giorni e giorni si era allenato, ballava per ore ripetendo minuziosamente tutte le mosse che avrebbe dovuto fare all'audizione.Non esistevano più orari per lui, la posta in gioco era troppo alta e la concorrenza numerosissima.Si era spesso fermato a pensare a che cosa avrebbe fatto se uno dei prescelti fosse stato proprio lui, ma cercava di non subito di ripulire la mente per scaramanzia.Quei passi li aveva fatti e rifatti centinaia di volte, non nè poteva più, ma doveva essere perfetto se voleva solo avere la speranza di essere preso. Le audizioni sarebbero durate per giorni e se voleva farcela doveva lasciare il segno.Rivide tutti i video del suo idolo per ore e studiò attentamente tutti i suoi movimenti, nella fase finale delle audizioni ci sarebbe stato anche LUI e questo lo intimoriva, aveva paura di emozionarsi troppo e non rendere come avrebbe dovuto e questo gli dava la forza di continuare ad allenarsi.Il giorno delle audizioni arrivò in fretta e lui non si sentiva preparato, ma sapeva che probabilmente era solo una sensazione. Davanti ai cancelli c'erano centinaia e centinaia di aspiranti ballerini provenienti da tutte le parti del mondo, e lui li doveva superare quasi tutti se voleva avere l'onore di dividere il palco con quell'uomo che aveva ammirato fin da bambino.Dopo più di 5 ore di attesa era quasi arrivato il suo momento, si sentiva stanco nervoso, ma dopo tutta la fatica fatta per arrivare li non poteva proprio tirarsi indietro ora.Il cuore gli pompava a mille, la musica iniziò e come di incanto lui cominciò il suo ballare senza pensare a nulla ormai era la musica che lo trascinava.Dopo l'audizione gli dissero che gli avrebbero fatto sapere a breve se fosse passato al secondo step. Furono giorni terribili e pieni di ansia, poi un lunedì mattina il telefono squillò, la seconda audizione lo stava aspettando.Anche se non era molto diversa dalla prima che aveva fatto, si sentiva molto nervoso, ma anche questa volta il suo corpo iniziò a muoversi a tempo appena partì la musica.Altri giorni bui passarono e altre audizioni lo aspettavano, nè fece altre tre prima di essere chiamato per quella definitiva.Erano passati tre mesi dalla prima audizione e aveva visto man mano infrangersi i sogni di tanti ragazzi come lui che ci avevano creduto fino alla fine per poi cedere di schianto in un pianto disperato, ma lui era ancora in gioco e questa sarebbe stata l'audizione più difficile ed importante della sua vita. Si sarebbe esibito e sarebbe stato giudicato da Lui in persona e, se fosse riuscito a convincerlo con i suoi passi avrebbe potuto dividere il palco con lui nel suo imminente tour.La tensione era altissima e lui cerco di concentrarsi come poteva, doveva cancellare tutto e seguire solo ed esclusivamente la musica, li fuori non c'era nessuno, solo lui e i suoi passi, non poteva pensare ad altro se voleva essere scelto.Questa volta non fu così facile, la tensione era altissima e la sua fluidità nel ballo non gli sembrava la stessa, fece un paio di errori, ma strinse i denti e tirò avanti come se non fosse successo nulla, alla fine ricevette anche un applauso e il classico le faremo sapere.Passavano i giorni ma nessuno chiamava e ogni giorno che passava la speranza si affievoliva. Lo stress di quei giorni gli aveva fatto perdere 4  chili, non riusciva a mangiare ,  era troppo nervoso. Erano passate due settimane ma non aveva avuto ancora notizie e gli sembrava di impazzire, ogni giorno che passava era come una coltellata che lo raggiungeva dritto al cuore.Ormai era passato un mese dall'audizione, il sogno era svanito e stava tornando lentamente alla realtà, era scontroso ,deluso, turbato ma non ci poteva fare nulla.Era intento a leggere il giornale quando il telefono squillò il suo agente gli disse che era stato preso e che le prove sarebbero cominciate tra due settimane.Visse due settimane da sogno, ma il vero sogno doveva ancora venire avrebbe conosciuto di persona il suo idolo e ci avrebbe ballato insieme per tutto il tour.Quei giorni furono i più belli della sua vita anche se li passava a provare di continuo.Il caldo era asfissiante ma Luglio era alle porte non ci si poteva fermare.Il 23 giugno fecero una prova completa dello spettacolo mancavano solo 14 giorni al debutto.La giornata fu stancante, era esausto ma contento, aveva un paio di giorni di pausa e poi si sarebbe ricominciato.Era il 25 giugno e lui si stava preparando un pranzo leggero quando ricevette la telefonata del suo agente , MICHAEL JACKSON era morto un'ora prima in ospedale, non c'era stato nulla da fare, forse un attacco cardiaco , ma non si era ancora capita la dinamica dell'accaduto. Solo una cosa era certa , le 50 date all'O2 di Londra sarebbero ovviamente state cancellate e lui era tornato un qualsiasi disoccupato di Las Vegas. Questo racconto l'ho scritto pensando a tutte quelle persone che avevano investito soldi, energia e speranze intorno ai 50 show di Michael Jackson e che si sono ritrovate al punto di partenza dopo l'improvvisa morte dell'artista ad un passo dalla realizzazione dei loro sogni di gloria.