Volo di farfalla

IL CONSIGLIO D'EUROPA VUOLE VIETARE I TELEFONINI A SCUOLA


Ho appena letto questa notizia sul sito dell'ANSA e mi sembra interessante da riproporre qui, dato che riguarda la materia che stiamo affrontando a lezione. Pare che i telefonini e i wifi siano pericolosi per i bambini, che sarebbero sovraesposti ai campi elettromegnetici. Il Consiglio chiede ai Governi degli Stati membri di adottare provvedimenti per ridurre il rischio di danno ai bambini.Vietare telefonini e wifi nelle scuoleSecondo il Consiglio d'Europa sono pericolosi per i bambini27 maggio, 19:47STRASBURGO - Regolare severamente l'uso dei telefonini nelle scuole e utilizzare nelle classi invece del wifi i collegamenti fissi per accedere a internet. Queste due delle misure che l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa chiede a tutti i governi dei 47 Stati membri di prendere per ridurre i pericoli derivanti dell'esposizione ai campi elettromagnetici. Sull'argomento il parlamentare lussemburghese Jean Huss ha preparato un rapporto che l'Assemblea ha approvato oggi. Oltre ai cellulari e alle reti wifi i parlamentari puntano il dito anche contro i telefoni senza fili, i dispositivi utilizzati per monitorare i neonati e tutti gli strumenti di uso comune che emettono continuamente onde elettromagnetiche. Secondo il documento del Consiglio d'Europa e' necessario che i governi prendano ''tutte le misure necessarie'' per limitare l'esposizione ai campi elettromagnetici, specialmente alle frequenze radio dei cellulari, in particolare per i bambini e i giovani che sembrano''`quelli piu' a rischio di tumori celebrali''. L'Assemblea ritiene che i governi debbano condurre campagne di informazione sui potenziali effetti nocivi a lungo termine dei campi elettromagnetici e sui rischi che comporta lasciare attivati tutti insieme e permanentemente dispositivi che emettono in continuazione onde elettromagnetiche. Secondo l'Assemblea infine i governi dovrebbero ''riconsiderare le basi scientifiche su cui poggiano gli attuali standards sull'esposizione ai campi elettromagnetici perche' hanno serie limitazioni''. Ma anche ''applicare il principio di precauzione nel caso in cui le valutazioni scientifiche non permettono di determinare i rischi per la salute umana con sufficiente certezza''.© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservatiMi sono documentata e ho trovato risposte esaurienti sul sito dell'Istituto Superiore della Sanità, che ha affrontato efficacemente questo problema. Questo mi ha dato anche l'opportunità di visitare un sito istituzionale, di cui abbiamo parlato a lezione proprio oggi. Il sito dell'ISS è www.iss.it, è di facile navigazione e permette di trovare risposte a molti problemi sanitari. Per quanto riguarda il possibile danno da inquinamento elettromegnetico, ci sono davvero molte informazioni utili. Riporto una pagina che mi sembra interessante:Alessandro Polichetti Istituto Superiore di Sanità Viale Regina Elena 299 00161 - Roma (I) Telefono: 06 4990 2227 Fax: 06 4990 2137 alessandro.polichetti@iss.it Pubblicati i risultati dello studio Interphone su uso dei telefoni cellulari e tumori cerebraliSono stati pubblicati online, il 17 maggio 2010, i risultati delle analisi dei dati globali dello studio Interphone relative all’associazione tra uso dei telefoni cellulari e tumori cerebrali.Lo studio, lungamente atteso, è stato oggetto di numerosi commenti e discussioni, da parte sia di singoli ricercatori sia di enti e gruppi di esperti internazionali.L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato sul proprio sito un comunicato stampa il giorno della pubblicazione. Una presentazione più ampia dello studio è stata pubblicata il 20 maggio sul sito EpiCentro del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’ISS. In questo sito è disponibile, nella sezione "Documenti", una sintesi dei risultati dello studio Interphone con una guida alla loro lettura, rivolta soprattutto a operatori sanitari, ricercatori e tecnici.Nella stessa sezione sono inoltre disponibili, nella traduzione italiana, i comunicati stampa rilasciati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP), ed un "Promemoria" dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che aggiorna, alla luce dei nuovi risultati, un precedente documento della stessa serie su telefoni cellulari e salute.