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Volo di farfalla

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REFERENDUM, IL NUCLEARE

Post n°25 pubblicato il 03 Giugno 2011 da bludreams2
 

Fra pochi giorni saremo chiamati a dire la nostra sugli argomenti dei referendum, dei quali i più sentiti sono certamente quelli del servizio dell'acqua e del nucleare. E' di oggi la notiza del furto di un computer contenete tutti i dati delle centrali nucleari in Italia, ecco l'articolo di Affari Italiani di poco fa:

Enel, rubati segreti sugli impianti nucleari

Venerdí 03.06.2011 16:41

 

simbolo nucleare ape2

Enel ha denunciato oggi alle forze di Polizia il furto, negli uffici romani dell'area nucleare a Tor di Quinto, di un computer contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all'estero. Lo rende noto la societa' in un comunicato. "E' davvero singolare che un furto cosi' mirato avvenga proprio a pochi giorni dalla tornata referendaria", evidenzia la societa'.

Una volta in possesso di questi documenti i ladri potranno conoscere le location  che Enel e il governo hanno scelto per costruire le centrali nucleari. A pochi giorni dal referendum la mappa dei siti potrebbe stimolare i cittadini italiani ad andare a votare in massa.

 

Nel frattempo vengono anche rirporste le immagini e i commenti del disastro di Chernobyl:

Chernobyl, ecco gli scatti dall'inferno 25 anni dopo
Venerdí 03.06.2011 18:00

All’una e 26 minuti della notte del 26 aprile 1986 la centrale nucleare di Chernobyl, costituita da quattro reattori realizzati tra gli Anni ‘70 e ’80, esplode lanciando nell’atmosfera venti milioni di Curie di materiali radioattivi. La nube tossica raggiunge dapprima i Paesi scandinavi, poi il resto dell’Europa, con il governo ucraino che comunica solo con colpevole ritardo l’immane tragedia verificatasi a Pripyat, dove vivevano circa cinquantamila persone. Che cosa ne è, oggi, di Chernobyl?

In occasione del 25° anniversario del disastro di Chernobyl, e ricordando la catastrofe di Fukushima, la questione del nucleare si impone in questi giorni con tutta la sua drammatica serietà. Massimiliano Squillace con le sue foto piene di intensità ci riporta al tragico evento che 25 anni fa sconvolse l’Europa, nel libro "Chernobyl. Scatti dall’inferno", pubblicato da Infinito edizioni. E' il racconto di un viaggio in un quasi dopoguerra nucleare. Decine di splendide foto e un testo scritto con uno stile rapido e asciutto, quasi radiofonico, documentano che cosa è rimasto di Cernobyl, e dei nostri peggiori incubi, cinque lustri dopo.

 


Foto di Massimiliano Squillace copyright Infinito edizioni srl
LE IMMAGINI

 

“Tutto intorno a noi è foresta. La selva che stiamo attraversando nelle immediate vicinanze della centrale è chiamata Red Forest: era una pineta grande come una nostra media città, situata nell'area compresa in un raggio di dieci chilometri del sito nucleare di Chernobyl, che in seguito all’incidente subì un fallout radioattivo fino a 4,81 GBq/m² che la fece dapprima virare verso il colore rosso. quindi morire. Tuttavia, grazie all'assenza di qualsiasi attività umana l'area della foresta rossa è oggi diventata una vera e propria oasi ecologica e un rifugio unico per la fauna selvatica.

Stiamo tagliando un deserto, un rigoglioso deserto verde. Un’enorme e tranquilla campagna dove la natura è esplosa negli anni. Ogni tanto incrociamo una strada, un piccolo paese. Le vie sono vuote, i vetri rotti, le case abbandonate. Tutto intorno a noi è disseminato di cartelli nell’erba che indicano un’elevata presenza di radiazioni”.

 

libro chernobyl scatti dall
La copertina
“CHERNOBYL. SCATTI DALL’INFERNO”

di Massimiliano SQUILLACE

 

Prefazione di Filippo PENATI

Introduzione di Mario PILLON

Postfazione di Andrea SATTA

(pagg. 144 - € 17,00 - contiene un vasto reportage fotografico su carta patinata)

 

Con il patrocinio di:

Il Monferrato per Chernobyl Onlus, Comitato Chernobyl Onlus,

Amici dei Bambini di Chernobyl Onlus

 

Massimiliano Squillace: è nato a Milano nel 1977. Da una decina d’anni vive tra Londra e Milano. È considerato tra i pionieri del Web italiano. In Inghilterra si occupa di editoria on line, in Italia scrive e collabora come freelance con diversi giornali e magazine tra cui Rolling Stone e Netweek. Canta e suona la chitarra nel gruppo rock 200 Bullets.

“È difficile immaginare di essere così vicini al mostro. Chernobyl è una parola che fa tanta paura, è un nome proprio diventato sentimento comune, spavento. Vedere le foto, leggere la cronaca al dettaglio di chi ha sfidato la propria carne per raccontare, colpisce al cuore”. (Andrea Satta)

“Guardare le immagini e leggere le parole di Massimiliano Squillace su Pripyat, la città abbandonata a due chilometri dalla centrale, porta a riflettere, più di qualunque dibattito di qualunque analisi. Fa sentire sulla pelle l’orrore. Chernobyl non è un dato statistico su cui dissertare; è uno tsunami che ha cancellato migliaia di vite e altrettante ne ha segnate per sempre ”. (Filippo Penati)

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