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Un blog creato da bludreams2 il 08/04/2011

Volo di farfalla

blog di Rita Coruzzi

 
 

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DALLE LEZIONI DI INFORMATICA

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I GIORNALI ON LINE

 

Nelle ultime lezioni abbiamo parlato dei giornali on line, e in modo particolare di quelli nativi, cioè nati e disponibili solo in rete. Si è trattato del tema della GRATUITA', che è molto importante perchè se da una parte il giornale on line è gratuito per i lettori, che lo possono facilmente leggere in ogni momento e da qualunque posto senza pagare nulla, non è affatto privo di costi per chi lo fa, che deve sostenere tutti i costi dei giornali tradizionali, tranne ovviamente quelli della stampa. In pratica sulla rete non esiste la gratuità, anche se ci sembra così. perchè un corrispettivo tutti lo devono avere, magari in forma indiretta dalla pubblicità. Infatti dietro la giornale on line c'è un lavoro enorme, che ha dei costi e non sempre sono coperti dagli introiti della pubblicità, che pochi lettori leggono.

La pubblicità non copre tutti i costi perchè non viene pagata molto per i giornali on line, dato che viene effettivamente pagato solo ogni clic che l'utente fa, ma i popo up non hanno funzionato e i banner non si guardano.

Un approccio diverso è quello ad esempio del Financial Time che fa pagare, anche se poco, per leggere gli articoli, e possono visualizzarlo solo gli abbonati.

Come suggerito dal prof., ho fatto una ricerca in rete per cercare i giornali solo on line presenti. Ne ho trovato ben 224, e sicuramente non sono gli unici ad esistere, ma io non credevo potessero essercene tanti.  In aula avevamo guardato i siti di IL POST, LETTERA 43 e LINKIESTA. Io di tutti i 224, che ho trovato suddivisi per materie di cui trattano, ne ho esaminati alcuni, e ho notato delle notevoli differenze.

Ho preso in considerazione prima AFFARITALIANI, che trovo molto facilmente perchè è sul portale di libero, dove io ho la casella di posta. Questo è un giornale di attualità varia, e propone le notizie del giorno in modo sufficientemente approfondito e professionale. Ha una struttura simile a quella degli altri più noti, con una serie di titoli elencati da cui si può scegliere quale andare a leggere. Cliccando oltre si può avere un ulteriore approfondimento. Affaritaliani riporta notizie di tutti i tipi, anche se viene considerato di attualità, perchè ha anche notizie di economia, finanza, costume. spettacolo.

un altro giornale che ho considerto è stato NOTIZIE SMN ITALIA, un notiziario della Microsfot. Questo a differenza del primo non è così profesisonale, ha meno notizie, e sono meno approfondite, e ha meno pubblicità.

Un giornale che ha attirato la mia attenzione per il nome, è stato BUONENOTIZIE, un giornale che riporta le notizie di cronaca dall'ottica positiva, anzichè sempre negativa o addirittura catastrofca come i più. Mi è piaciuta molto questa idea, e sono andata a leggerlo. E' abbastanza ricco, presenta informazioni di vari argomenti, dall'ecologia e ambiente, alla cronaca, alla salute, all'economia e lavoro, e tutte sono buone notizie, cioè positive. Questo giornale mi è piaciuto particolarmente proprio per il taglio nuovo, diverso e per l'idea originale di informare sulle cose buone che capitano nel mondo, permettendo di farsi strada nella nostra mente l'idea che non necessariamente le notizie devono essere "cattive", e che nel mondo accadono anche tante cose buone. La pubblicità è praticamente assente, lo spazio è gestito in modo semplice e ordinato, le varie notizie sono più facilmente individuate tra le tante.

La ricerca dei giornali on line mi è piaciuta molto e mi ha interessato, sono stata piacevolmente sorpresa di quanti siano questi giornali nativi e delle loro diversità. La cosa è stata molto interessante e piacevole.

 

 

 

 
 
 

NOI, POVERI GIOVANI DEL TERZO MILLENNIO, RAZZA IN ESTINZIONE

Post n°14 pubblicato il 18 Maggio 2011 da bludreams2
 

Italia, giovani in via di estinzione
e in ritardo su lavoro e istruzione

Negli ultimi dieci anni persi oltre due milioni di cittadini fra i 15 ed i 34 anni. E sono poco istruiti. In Italia il record di "inattività volontaria": l'11 per cento non studia né lavora, una anomalia nel panorama europeo, la cui media per questo fenomeno è del 3,4 per cento


ROMA
- "I giovani sono in via di estinzione. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo perso più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni". Lo ha detto il direttore del Censis, Giuseppe Roma, entrando all'audizione presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera che sta esaminato il tema dell'accesso al mercato del lavoro. "Sono una merce rara", ha aggiunto Roma, spiegando che i dati italiani sono i peggiori insieme a quelli tedeschi. In contrapposizione - ha aggiunto - nello stesso periodo sono invece aumentati di 1 milione 896 mila unità gli italiani over-65.

Non solo, i giovani italiani, secondo Roma, sono scarsamente istruiti. Tra i middle young (25-34 anni d'età), quando normalmente il ciclo educativo dovrebbe essere compiuto, il 29% ha concluso solo la scuola secondaria inferiore, contro il 16% di Francia e Regno Unito, e il 14 della Germania. E ancora, i laureati registrano i valori più bassi rispetto agli altri grandi Paesi europei: il 20,7% a fronte di una media europea del 33%, del 40,7 del Regno Unito e del 42,9 della Francia.

Inoltre, dati i tempi prolungati dei diversi cicli formativi, l'ingresso nella vita lavorativa per i giovani italiani è ritardato rispetto agli altri Paesi europei. Tra i più giovani (15-24 anni) il 60,4% risulta ancora in formazione, rispetto al 53,5 della media Ue, il 45,1 della Germania e il 39,1 del Regno Unito. Gli occupati sono il 20,5% rispetto al 34,1% della media europea, il 46,2% della Germania e il 47,6% del Regno Unito.
 
Un'altra particolarità tutta italiana è l'alta percentuale di giovani che non studiano né lavorano. "La vera anomalia italiana è rappresentata dai giovani che non mostrano interesse nè nello studio, nè nel lavoro: in Italia sono l'11,2% rispetto al 3,4% della media europea". Quello che l'istituto definisce il "record di inattività volontaria".

Secondo i dati Censis, per i middle young, tra i 25 ed i 34 anni d'età c'è un'inversione tra chi studia (dal 60% si scende al 7) e chi lavora (dal 21% si sale al 65), e crescono le persone alla ricerca di un lavoro o esclusi da qualsiasi attività (dal 20% al 28%). E' bassa la partecipazione al lavoro nell'età dell'apprendistato e del diploma.

Nei successivi dieci anni, la quota di chi non ha avuto accesso alla vita attiva, alla piena autonomia e responsabilità raggiunge il 35% tra i 25-34enni, e la percentuale sale al 45% tra le donne e al 53% nel Mezzogiorno. "E non bisogna neanche agitare lo spauracchio del lavoro precario - ammonisce una nota del Censis - i giovani occupati a tempo determinato in Italia sono il 40,1% nella classe di età 15-24 anni e l'11,5% tra i 25-39enni, meno che negli altri grandi Paesi europei. In Germania le percentuali salgono rispettivamente al 56% e 13,5, al 54,3 e 25,6 in Spagna, al 53,9 e 13,2 in Francia".

Scarso, infine, l'impatto della laurea. Da noi "non paga" e "i nostri laureati lavorano meno di chi ha un diploma, meno dei laureati degli altri paesi europei, e con il passare del tempo questa situazione è pure peggiorata", ammette Roma.

Di fronte a questo scenario, sono tre le proposte avanzate dal direttore del Censis per favorire la possibilità di impiego dei giovani. "Anticipare i tempi della formazione e metterla in fase con le opportunità di lavoro: la laurea breve dovrà sempre più costituire un obiettivo conclusivo nel ciclo di apprendimento". Inoltre "non solo lavoro dipendente, ma soprattutto iniziativa imprenditoriale, professionale e autonoma: bisogna detassare completamente per un triennio le imprese costituite da almeno un anno da parte di giovani con meno di 29 anni", ha proseguito Roma. "Infine accompagnare il ricambio generazionale in azienda. Si potrebbe introdurre un meccanismo per il quale l'azienda che assume due giovani con alti livelli di professionalità potrà essere aiutata a collocare un lavoratore a tempo indeterminato non più giovane, dopo opportuni corsi di formazione, in altre unità produttive, rimanendo il costo della formazione in capo ai soggetti pubblici".

 
 
 

POLEMICA PER IL VIDEOGIOCO THE SIMS, DOVE E' POSSIBILE CREARE COPPIE GAY CON FIGLI: dite la vostra

Post n°13 pubblicato il 17 Maggio 2011 da bludreams2
 

Attacco al videogioco con le famiglie gay
"Minaccia l'educazione dei bambini"

Dagli ultrà cattolici anatemi su "The Sims", che simula la vita quotidiana con episodi su coppie omosessuali e adozioni. Carlo Casini: "Da vietare ai minori". Giovanardi e Buttiglione scomodano la Costituzione. Le associazioni: "Ridicolo, può accadere solo in Italia"

di MARCO PASQUA

La tradizionale opposizione del centrodestra alle unioni tra persone omosessuali punta dritta alla realtà virtuale. Al centro di un vero e proprio fuoco incrociato di cattolici, esponenti di Udc e Pdl, è finito "The Sims", la simulazione della vita quotidiana "colpevole" di proporre, nel suo terzo capitolo, famiglie formate da gay e lesbiche e, quindi, di "minacciare" l'educazione dei bambini, tanto da poter essere paragonata alla pornografia. Almeno questa è la posizione di Carlo Casini, leader del movimento della Vita, ed europarlamentare dell'Udc, che oggi si è scagliato contro il gioco che consente ai protagonisti di formare coppie gay in grado di sposarsi e adottare bambini. "Non va venduto ai minorenni", ha sentenziato. A dargli man forte, quei politici che, tra una condanna e l'altra delle violenze omofobe che avvengono in Italia, continuano a voler negare alle coppie Glbt gli stessi diritti di quelle eterosessuali. E che sono convinti che i diritti di questo tipo vadano contrastati anche a livello virtuale.

"È inaccettabile  -  ha detto Casini durante la trasmissione KlausCondicio - che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay, che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l'educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l'eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l'omosessualità".

Casini annuncia di voler portare il problema all'attenzione dell'Europarlamento: "Vietare la vendita del gioco almeno ai minorenni (come è avvenuto con la pornografia) è una strada percorribile. Mi farò carico di intervenire in questa materia  sia a livello europeo che italiano". Parole che trovano subito d'accordo il sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, acerrimo nemico (dichiarato) delle rivendicazioni dei movimenti Glbt. Dietro a "The Sims" c'è, secondo lui, una "campagna promozionale delle lobby che vogliono promuovere certi valori. Queste lobby promuovono una cultura in contrasto con le leggi di un paese, come nel caso del matrimonio gay che da noi non è consentito". Giovanardi se la prende anche con i "libri destinati ai bambini, che invece di proporre una famiglia con papà e mamma, quando si parla di genitori ne propongono una di un papà con un papà".  Il membro del governo Berlusconi, ricordando ai produttori del gioco che "il matrimonio uomo-uomo e donna-donna da noi è fuori legge", chiama in causa la Costituzione: "Con queste iniziative viene tolta la normalità costituzionale per spiegare al bambino che invece è tutto lecito, tutto uguale e che possono essere messe sullo stesso piano situazioni che giuridicamente e costituzionalmente non lo sono. Questi videogiochi confondono le idee per cui si deve spiegare che il matrimonio gay non ha alcuna attinenza con la realtà. Auspico che i produttori lo facciano al più presto soprattutto se dovesse uscire la prossima edizione".

Alla Costituzione si appella anche Rocco Buttiglione, vice presidente della Camera: "L'Italia ha una Costituzione che definisce cos'è la famiglia e c'è un attacco contro questo valore sociale. È in atto un tentativo pervicace di distruggere la famiglia come punto di riferimento culturale, in un più ampio processo di abbattimento dei valori nazionali. Si tentano di diffondere stili di vita che umiliano la famiglia". Paola Binetti, deputato Udc, sostiene che il videogioco in questione non riflette "la rappresentazione della realtà e della famiglia in cui vivono i bambini", dimenticandosi che, secondo uno studio del 2005, nel nostro Paese ci sarebbero 100mila bambini, figli di genitori omosessuali. Interviene anche l'associazione di telespettatori cattolici, Aiart: "Vietiamone la vendita agli adolescenti. Rischia di essere un pericolo per il corretto sviluppo della personalità dei bambini e di fare passare una visione fuorviante di famiglia". "Una proposta di buon senso, quella di Casini  -  la definisce Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl - L'integralismo di certi omosessuali è inaccettabile al punto tale da far perdere di vista il vero obiettivo, che è la tutela dei minori".

Il movimento omosessuale è compatto nel respingere la posizione dei politici del centrodestra. "In questa giornata di silenzio elettorale siamo sublimati dall'ennesima polemica che ad arte viene lanciata da Carlo Casini, eterno esponente del Movimento per la vita, che trent'anni fa proiettava nelle chiese filmati di aborti al settimo mese per far sì che venisse abolita la legge 194 e da Carlo Giovanardi, di cui si è già detto tutto il possibile  -  sottolinea Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia - Tutti questi campioni di educazione sessuale, che mai hanno pronunciato una parola di condanna rispetto agli abusi sessuali perpetrati dentro la chiesa, nei seminari, nelle scuole, negli oratori cattolici, che si oppongono all'uso del preservativo, dell'educazione sessuale, che contestano la scienza rispetto alla naturalità dell'omosessualità, hanno le carte in regola per chiedere una legge che bandisca le vite e gli amori delle persone gay da tutti i luoghi e tutti i laghi! Almeno per un giorno non potevano stare zitti?".

"Un gioco  in cui essere omosessuali è una possibile variabile, non solo non altera la realtà, ma semplicemente la descrive con naturalità, poiché essere omosessuali è uno dei tanti naturali modi di essere uomini e donne", dice Paolo Patanè, presidente di Arcigay, che aggiunge: "Viva dunque tutto quello che contribuisce a raccontare la vita, la società, le persone per come sono, perché contribuisce al benessere di tutti, all'equità e alla giustizia".  "Sono le sue idee a essere pericolose per i bambini - osserva Paola Concia, deputata del Pd  - è l'integralismo di Casini e la sua mancanza di rispetto a minacciare lo sviluppo dei bambini che vanno cresciuti nella consapevolezza della diversità". "Manca solo che contesti briscola e tresette e poi Giovanardi avrà fatto l'en plein delle assurdità di cui è primatista assoluto nella politica italiana", commenta ironico Franco Grillini, presidente nazionale di Gaynet. Polemica tutta italiana, che difficilmente si potrà mai registrare all'estero, secondo Vladimir Luxuria: "Prima la pubblicità di Ikea, oggi il video gioco 'the Sims'. Solo in Italia ci si stupisce che possano esistere delle famiglie omosessuali. Siamo davvero al limite del ridicolo".

 Il dibattito è aperto, cosa ne pensate di questo problema?

 
 
 

NOVITA' PER GLI EBOOK AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Post n°12 pubblicato il 11 Maggio 2011 da bludreams2
 

Arriva il bancomat degli ebook/ Al Salone del Libro di Torino Bruno Editore lancia il Multiebook, per scaricare libri elettronici su smartphone e pen drive per pochi euro

Mercoledí 11.05.2011 16:43

L’appuntamento è per il 12 maggio alle ore 12 in Piazza Italia a Torino: Bruno Editore, in occasione del Salone Internazionale del Libro, presenterà, in collaborazione con Giux, il Multiebook. Una sorta di "bancomat degli ebook" che consente di scaricare libri elettronici su cellulari, hard disk, memorie usb inserendo monete e banconote.

“Il Multiebook è la sfida del futuro – spiega Alessandro Ercolani, fondatore di Giux e ideatore del Multiebook – e permetterà di scaricare gli ebook sugli smartphone, sulle pen-drive e su qualsiasi altro dispositivo in cambio di poche monete. La sua presenza negli spazi espositivi delle fiere, negli aeroporti, nelle librerie, nelle stazioni, consentirà di scaricare in pochissimi minuti i testi che interessano ai lettori senza avere più limiti di spazio”.

multiebook

“La conferenza del 12 maggio - dice Giacomo Bruno, presidente della Bruno Editore – sarà l’occasione per portare l’innovazione anche a un salone tradizionale come quello del Libro di Torino. Il Multiebook è un dispositivo unico e partirà da subito con una vasta scelta di ebook. Il Salone sarà anche un’occasione per presentare le novità tecnologiche per iPad e i dati di vendita degli ebook in Italia”.

Per Bruno Editore il trend positivo del 2010, 81% del mercato con 52.659 ebook venduti, si è rafforzato nel primo quadrimestre di quest'anno con 29.087 ebook venduti, contro i 6.255 dello stesso periodo del 2010, segnando un incremento del 365%. Le previsioni per il 2011 stimano vendite per oltre 100.000 ebook.

 

 
 
 

ATTENZIONE UTENTI DI FACEBOOK, FURTO DI DATI!

Post n°11 pubblicato il 11 Maggio 2011 da bludreams2
 

Facebook/ Dopo Sony, anche il social network sotto accusa per una "fuga di dati" dei propri utenti

Mercoledí 11.05.2011 15:05

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Dopo Sony, anche Facebook finisce sotto accusa per una "fuga di dati" dei propri utenti. Il social network - secondo quanto rivela sul proprio blog ufficiale la società di sicurezza informatica Symantec - potrebbe avere rivelato accidentalmente negli ultimi anni alcune informazioni personali degli utenti a soggetti terzi, in particolare a inserzionisti.

Oltre ad avere accesso alle informazioni personali come profili, fotografie e chat, tali soggetti potrebbero avere avuto anche la capacità di postare messaggi. “Fortunatamente, queste terze parti potrebbero non essersi rese conto della loro capacità di accedere a queste informazioni”, sostiene Nishant Doshi di Symantec spiegando che la società ha trasmesso un’informativa a Facebook.

Il più grande social network al mondo ha confermato la fuga di dati e ha assicurato di avere assunto misure per risolvere il problema. Symantec stima che, fino ad aprile 2011, sarebbero state 100mila le applicazioni coinvolte nella "fuga di dati". Nishant Doshi consiglia agli utenti del social network di cambiare la password di accesso.

 

 
 
 
 

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