nearco

cose del mio mestro e non


in generale accetto senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lascio perdere.non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa,rimango esattamente come sono. non sono uno che impara, sono uno che evita.non ho voglia di imparare,mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo;non voglio diventare come gli altri.quello che m'importa è andare a piedi fino all'angolo e comprare il giornale e leggere di uno stupro avvenuto in strada o di una rapinain banca o di chi a vinto la quarta e magari andare a fare colazione da qualche parte a bere una birrae andarein giro e guardare un cane. non mi interessano i grandi problemi.non me ne intendo di politica,nè di religione,nè del resto. non so nulla di quello che succede. non ho la televisione, non leggo i giornali... niente di niente. non so chi ha ragione o chi ha torto, posto che esistano criteri del genere.se la gente capisse a cosa penso, non potrei più imbrogliarla.quando la morte verrà a pigliarci ci sputerà via come un asso già spolpato e pulito da un pezzo, indurito e secco e...  che cosa?  e nienteil mio problema è che ci sono cose che mi danno fastidio tutto il giorno e tutta la notte.io al cinema ci vado poco,il mio tempo lo ammazzo per conto mio non ho bisogno di aiutol'amore non esiste! è un miraggio,una favola di nataletante volte penso alla folla come a una massa di ipnotizzati,una fola che non sa dove altro andare.e,finita la riunione delle corse,salgono sulle automobili scassate,tonano a casa e ,nelle loro stanze solitarie,si siedono a guardare le pareti, si chiederanno ma ache cosa serve...chi me lo fa fare....come mai la cravatta?la lampo dei calzoni è difettosa.le mutande,troppo strette.l'estremità della cravatta mi copre il pelo sopra l'uccellogli uomini confusi ed insicuri,d'indole remissiva sono dei pensatori.sono il tipo che vive di solitudine:senza solitudine sono come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. ogni giorno passato senza solitudine m'indebolisceio non sono uno che bada a come siveste. i vestiti mi annoiano.sono stronzate,come le vitamine,l'astrologia.la pizza,le piste di pattinaggio le macchine e i campionati di pesi massimi.le strade sono quasi tutte piene di gente stupida e malata di testail sollievo più grande è non dover mai più incontrare un altro essere umano sul marciapiede,vederli camminare grassi e tronfi, coi loro occhietti da topo,le loro facce crudeli e meschine,la loro floridezza animale. che cosa fantastica:non dover mai più guardare in faccia un altro essere umanoa volte ho la sensazione di essere da solo. altre ne sono sicurol'amore è una forma di pregiudizio. si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa comodo.come fai a dire che ami una persona,quando al mondo ci sono migliglia di persone che potresti amare di più,se solo le incontrassi? il fatto è che non le incontri.il diavolo è più interessante di cristo.la religione va bene per gli ospedali.dio gode di una certa notorietà in posti del generein realtà ho più simpatia per il diavolo che per la brava gente.mi sembra più interessante,laggiù a bruciare tra quelle fiamme.ha perso labattaglia con dio ed è stato scaraventato giù.forse riesco a tirarlo fuori e insieme ci impadroniamo della situazione. e cambiamo un pò le cosebisogna che trovi qualcosa che sostituisca la sbronza.prendi oggi.èsabato,e non c'è nienta da fare,tranne ubriacarsi.il cinema non mi piace.lo zoo è roba da stupidi. non possiamo scopare tutto il giorno. che si fa?lo scommettitore è un misto di presunzione pazzia e aviditàle corse dei cavalli mi fanno capire dove sono forte e dove sono deebole,sanno dirmi come mi sento quel giorno e come noi mutiamo e tutto muta,tutto il tempo, e quanto ne sappiamo poco di questo.