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Berlusconi: "Un kamikaze allo stadio contro di me"


ROMA (Reuters) - In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano "Libero", il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto di essere "oggetto di una minaccia diretta" di attentato, con un kamikaze pronto a colpirlo allo stadio. "Io sono oggetto di una minaccia diretta. Un kamikaze allo stadio contro di me", ha detto il premier in un colloquio riportato dal quotidiano. "Ma non è questione di me - ha continuato Berlusconi - Qui c'è di mezzo l'Italia. Come fate a non avere questa avvertenza? Siamo esposti ad attacchi micidiali del terrorismo"."Io non rinnego nulla, espongo sempre la verità per togliere di mezzo pretesti propagandistici a chi vuole organizzare stragi. Per questo evidenzio la mia assoluta disponibilità al dialogo con i Paesi islamici", ha aggiunto il premier, che non ha fornito dettagli più precisi sulla minaccia. Non è stato possibile ottenere per il momento commenti alle dichiarazioni né dal ministero dell'Interno né dai portavoce del premier. Il 29 ottobre scorso Berlusconi, in un'intervista alla tv La7, aveva detto che non è mai stato convinto della guerra in Iraq e di aver tentato di dissuadere il presidente statunitense George W. Bush dall'invadere il paese arabo. Nel colloquio con Libero, il premier ha spiegato di aver voluto parlare di questi temi perché l'intervista "fosse amplificata da (la tv satellitare in lingua araba) Al Jazeera e io potessi apparire per quel che sono: leader di un Paese che in ogni maniera ha cercato di tenere lontana la guerra. Che non ha attaccato nessuno e non è in guerra". "Le nostre truppe in Iraq non sono di occupazione, sono forze di pace - ha ripetuto Berlusconi - sotto l'egida di una risoluzione dell'Onu. Siamo intervenuti soltanto allora".