dietro le nuvole

oggi ho prenotato un breve viaggio a PRAGAAAAAAAA!!!


non mancherà la visita al santuario del Bambin di Praga,che nella mia vita ha fatto più volte comparsa per aiutarmi,a lui ho affidato il mio futuro e quello del mio bimbo quando mi hanno dato pochi anni di vita per il mio melanoma,sembra passata un'eternità....ma era solo novembre....e la mia vita è cambiata,in meglio,perchè sfrutto al massimo la mia "NUOVA"vita....e a qualcuno devo dire grazie....grazie per avermi dato questo melanoma,perchè oggi non sarei capace di viver bene come stò facendo,grazie per non avergli dato radici nel mio corpo,e grazie perchè ogni giorno sono felice di vivere con mio marito dopo 16 anni,e oggi più che mai,felice di vivere ogni secondo del mio cucciolo d'uomo,altro dono che mi ha fatto la vita!il più bello!!! 
Più che una città, Praga è un piccolo mondo a sé stante, con tali peculiarità che conquistano, ammaliano e cambiano i suoi visitatori. Se dovessimo coniare un motto legato a questa città sulla falsariga di «Roma città eterna» potrebbe essere «Praga la fatale».Sono spesso citate le infinite viuzze che, incrociandosi, creano un dedalo che sembra inestricabile, ma si potrebbe ribaltare la prospettiva e vederle invece come un percorso complesso, che offre tuttavia la possibilità di scegliere una direzione piuttosto che un’altra seguendo le proprie inclinazioni e l’umore del momento.Il microcosmo di Praga regala una visione d’insieme sul mondo che si proietta in essa in forme chiare e visibili. Questo può suscitare sentimenti e reazioni diverse nelle persone, lasciando in ognuna un’impronta, e lo si può constatare dalla quantità di ricordi personali legati a questa città. Praga può essere vista metaforicamente come un’esperienza di vita: incrociare genti, stili di vita, modi di pensare differenti che però s’intrecciano dando vita a un’entità unica.Una visita al castello di Praga può essere paragonata all’esperienza di un alpinista che, quando incomincia a scalare, dimentica i problemi che lo affliggono e si gode pienamente la vista meravigliosa dalla cima: un esercizio che libera la mente. Le passeggiate per la città somigliano a una personale ricerca delle cose essenziali, una specie di pellegrinaggio che aiuta a ritrovare se stessi. Il percorso non è facile, come non può esserlo il personale cammino esistenziale: a volte sembra di essere finiti in un vicolo cieco o in un cortile chiuso e che l’unica possibilità sia tornare indietro; poi la strada si apre all’improvviso, il cortile si affaccia su un altro e appare uno scorcio d’incantevole bellezza.Questa è una descrizione trovata nel web….la trovo carica di fascino….   ho sognato di vederlo personalmente…. 
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