Pensieri Variopinti

Gli opposti si attraggono


E' ufficiale: la genetica conferma un'antica credenza popolare, quella che in amore "gli opposti si attraggono". Ma il sentimento può rispondere soltanto alle logiche della biologia?Sin dai primi anni della nostra vita siamo state tormentate dall’antico, familiare ritornello secondo il quale gli opposti si attraggono. In suo nome abbiamo trovato il coraggio di innamorarci di uomini con caratteristiche lontane anni luce dalle nostre, a volte con risultati a dir poco catastrofici. Inebetite da questo cantilenante proverbio abbiamo cercato di convincere della sua veridicità il malcapitato del momento, per niente intenzionato a cedere ai nostri disperati tentativi di conquista. Ci siamo, infine, convinte che queste semplici parole non fossero altro che una colossale beffa, architettata da chissà quale sadico in chissà quale secolo, a discapito di generazioni di ragazzine fiduciose.Ma proprio ora che le milleduecentotrentatrè sedute dallo psicanalista cominciano a fare effetto, ora che le nostre amiche cominciano a farsi rivedere dopo mesi di latitanza a cui si erano costrette per evitare la bufera seguita alla fine della nostra ultima storia, arriva qualcuno a dirci che il vecchio rimedio della nonna funziona. Con buona pace dei quintali di cioccolata che abbiamo consumato per risollevare il nostro umore.Ma questa volta è la scienza , nei panni della studiosa Christine Garver-Apgar, a raccontarci la buffa storia dei geni innamorati sulle pagine della rivista di settore New Scientist. Facendo leva non sulla fantasia, bensì sui curiosi risultati della recentissima ricerca condotta presso i laboratori dell’università del Nuovo Messico. Già da tempo le menti della scienza hanno provato a confrontarsi con il più irrisolvibile ed umano dei misteri: l’amore. E le loro ricerche hanno portato talvolta a scoperte realmente interessanti. Ma il caso di questo studio, condotto da un’equipe di illustri studiosi di genetica, ha tutte le carte in regola per divenire l’esempio di come talvolta la saggezza popolare riesca a vedere più in profondità del migliore dei microscopi, più lontano del telescopio più potente.I ricercatori hanno concentrato l’attenzione su un gruppo particolare di geni, quello denominato Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC), già considerato capace di influenzare l’attrazione sessuale. Il primo passo è stato quello di analizzare l’MHC di 48 coppie per evidenziare se le sue variazioni avessero effetti anche sulla stabilità dei rapporti. Si è così evidenziato che i partner con MHC opposti tendono ad avere rapporti più stabili e duraturi di quelli con MHC simili. Sono, in realtà, le donne ad essere concretamente influenzate da queste variazioni. Esse, infatti, quando incontrano un uomo con un patrimonio genetico simile, tendono ad essere meno attive sessualmente e più propense a tradimento. Gli uomini, al contrario, non sembrano rispondere in modo significativo alle variazioni dell’ MHC. Questo risultato sembra, quindi, fondare biologicamente la teoria dell’attrazione tra opposti. Essa garantirebbe, infatti, quella giusta differenziazione del patrimonio genetico che permette la nascita di figli sani. E ciò impedendo in linea di massima le unioni tra parenti e consanguinei che da sempre favoriscono la trasmissione di malattie genetiche.Già qualcuno avanza l’idea di sviluppare un test del DNA femminile che sia in grado di rivelare la propensione al tradimento della donne in modo da prevenire rapporti di coppia disastrosi, divorzi e quant’altro. Nobile intento, ma viene spontaneo chiedersi quanti cuori infranti lascerà dietro di sé questa ennesima, strabiliante scoperta. Può l’amore rispondere soltanto alle ferree logiche della biologia? Noi speriamo di no!Fonte: www.girlpower.it