Quanta amarezza,ho sempre difeso le donne che divorziavano senza avere reddito sufficente per il proprio sostentamento e dei figli ed ho sempre ritenuto giusto che avessero un aiuto dal marito.Ma se è l'uomo???Non dico che ho un reddito basso, perchè molti operai potrebbero sostenere che il loro è più basso del mio con giusta ragione, ma esaminiamo i fatti e vi lascio giudicare.Il mio reddito è pari a quello di mia moglie (ex) con una differenza sostanziale La casa in cui viviamo (vivevamo) è sua.Quindi dal momento in cui si è decisa la separazione è stato logico che fossi io (come sempre tocca al marito lasciare la casa anche se è stata comprata in comune) ad dovermene andare .Se tutto va bene per un monolocale a 20/25 km dal centro sono 450euro più spese (vogliamo essere ottimisti?? 100 euro mensili acqua olio e candele)..... Bene a questo ci aggiungiamo mantenimento figli (stima 350 perche mia moglie è gentile a detta dell'avvocato )e 50% delle spese mediche sportive e scolastiche ( stima c.a. 140 euro mensili ).Signori io ho finito il mio stipendio.Mi restano 100 euro o poco più per:Mangiare, vestirmi, benzina, bollo macchina, assicurazione, soddisfare le richieste di paghetta dei miei figli, divertirmi, dargli da mangiare quando verrano da me ecc...A una mia obbiezione su quanto soprascritto :Se manteniamo questo accordo voi mi costrigete di fatto a non vedere i miei figli perche saro' costretto a trovare un altro lavoro miè stato risposto che devo ritenermi fortunato in quanto la separazione è consensuale quindi:Se non lo fosse il giudice potrebbe stabilire un' assegno di mantenimento dei pargoli di circa 300 euro l'uno.Della bonta di mia moglie che ha rinunciato a chiedere il mantenimento per lei.L'alternativa...Andare ad una causa di separazione dove l'avvocato a chiaramente detto che il giudice se ne sbatte delle mie problematiche e che non gli importa se anche devo fare tre lavori per soddisfare tutte le richieste e che anche se non avrò più tempo per vedere i figli è un mio problema.Cosa deduca da tutto cio'??? Che i figli forse hanno diritto ad avere solo la madre ed il padre è valido solo per il portafoglio, non ha alcun diritto...... Quindi , mi trovero costretto ad accettare l'accordo su quasi queste basi :1) per evitare una guerra inutile ai miei figli2) per evitarmi "GUAI PEGGIORI"3) Per cercare di gestire i tempo in modo a me convenientedimenticavo....Ho detto a mia moglie di provare a mettersi nei miei panni...Cioè pensare di essere lei ad uscire e a dover mantenere i figli nelle stesse condizioni.Sto ancora aspettando risposta
Io padre, non ho diritto di vivere!
Quanta amarezza,ho sempre difeso le donne che divorziavano senza avere reddito sufficente per il proprio sostentamento e dei figli ed ho sempre ritenuto giusto che avessero un aiuto dal marito.Ma se è l'uomo???Non dico che ho un reddito basso, perchè molti operai potrebbero sostenere che il loro è più basso del mio con giusta ragione, ma esaminiamo i fatti e vi lascio giudicare.Il mio reddito è pari a quello di mia moglie (ex) con una differenza sostanziale La casa in cui viviamo (vivevamo) è sua.Quindi dal momento in cui si è decisa la separazione è stato logico che fossi io (come sempre tocca al marito lasciare la casa anche se è stata comprata in comune) ad dovermene andare .Se tutto va bene per un monolocale a 20/25 km dal centro sono 450euro più spese (vogliamo essere ottimisti?? 100 euro mensili acqua olio e candele)..... Bene a questo ci aggiungiamo mantenimento figli (stima 350 perche mia moglie è gentile a detta dell'avvocato )e 50% delle spese mediche sportive e scolastiche ( stima c.a. 140 euro mensili ).Signori io ho finito il mio stipendio.Mi restano 100 euro o poco più per:Mangiare, vestirmi, benzina, bollo macchina, assicurazione, soddisfare le richieste di paghetta dei miei figli, divertirmi, dargli da mangiare quando verrano da me ecc...A una mia obbiezione su quanto soprascritto :Se manteniamo questo accordo voi mi costrigete di fatto a non vedere i miei figli perche saro' costretto a trovare un altro lavoro miè stato risposto che devo ritenermi fortunato in quanto la separazione è consensuale quindi:Se non lo fosse il giudice potrebbe stabilire un' assegno di mantenimento dei pargoli di circa 300 euro l'uno.Della bonta di mia moglie che ha rinunciato a chiedere il mantenimento per lei.L'alternativa...Andare ad una causa di separazione dove l'avvocato a chiaramente detto che il giudice se ne sbatte delle mie problematiche e che non gli importa se anche devo fare tre lavori per soddisfare tutte le richieste e che anche se non avrò più tempo per vedere i figli è un mio problema.Cosa deduca da tutto cio'??? Che i figli forse hanno diritto ad avere solo la madre ed il padre è valido solo per il portafoglio, non ha alcun diritto...... Quindi , mi trovero costretto ad accettare l'accordo su quasi queste basi :1) per evitare una guerra inutile ai miei figli2) per evitarmi "GUAI PEGGIORI"3) Per cercare di gestire i tempo in modo a me convenientedimenticavo....Ho detto a mia moglie di provare a mettersi nei miei panni...Cioè pensare di essere lei ad uscire e a dover mantenere i figli nelle stesse condizioni.Sto ancora aspettando risposta