un po di me....

A galla E. Montale


A gallaChiari mattini,quando l'azzurro è inganno che non illude,crescere immenso di vita,fiumana che non ha ripe né sfocioe va per sempre,e sta - infinitamente.Sono allora i rumori delle stradel'incrinatura nel vetroo la pietra che cadenello specchio del lago e lo corrùga.E il vocìo dei ragazzie il chiacchiericcio liquido dei passeriche tra le gronde svolanosono tralicci d'orosu un fondo vivo di cobalto,effimeri...Ecco, è perduto nella rete di echi,nel soffio di pruinache discende sugli alberi sfoltitie ne deriva un murmured'irrequieta marina,tu quasi vorresti, e ne tremi,intento cuore disfarti,non pulsar più! Ma sempre che lo invochi,più netto batti comeorologio traudito in una stanzad'albergo al primo rompere dell'aurora.E senti allora,se pure ti ripetono che puoifermarti a mezza via o in alto mare,che non c'è sosta per noi,ma strada, ancora strada,e che il cammino è sempre da ricominciare.Eugenio Montale