A.T.T.I.L.I.O.

Sanità, allarme di Marrazzo: fondi fino al 30 settembre


''Abbiamo autonomia finanziaria fino al 30 settembre, dopo questa data c'e' il rischio che il sistema sanitario regionale del Lazio si fermi''. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo parlando a margine dell'incontro che ha avuto questa mattina con i lavoratori dell'ospedale Spallanzani, da ieri sono in stato di agitazione. ''Al governo chiedero' - ha proseguito Marrazzo - di sostenere il piano e lo sblocco dei fondi che ci spettano (circa 5 miliardi di euro, ndr). Il mio assessore al Bilancio, Luigi Nieri, mi ha annunciato una relazione dalla quale emerge che ci sono sofferenze di cassa che ci impediscono di avere rapporti contrattuali continuativi con comuni e province''. Alla dichiarazione di Marrazzo è seguito un duro atto di accusa di Enzo Foschi nei confronti del podestà Lupomanno. "A oggi, il Governo non ha ancora cominciato a erogare i 5 miliardi di euro, questo nonostante la Corte dei Conti si sia già espressa in favore della Regione Lazio e abbia, tra l'altro, quantificato in 250 milioni, l'interesse passivo che deve essere corrisposto e che nel frattempo pagano i cittadini del Lazio. La situazione di cassa del Lazio è arrivata a livelli drammatici; questo ammanco non ancora corrisposto non penalizza solo le Province, ma crea serie difficoltà anche al Comune di Roma. Ora c'è da chiedersi perché, rispetto a questa emergenza, i presidenti delle Province per tutelare i cittadini che rappresentano, hanno sottoscritto un appello comune per chiedere al Governo di erogare questi soldi al più presto, mentre il sindaco di Roma tace. Alemanno, ancora una volta, si distingue per il suo silenzio, che appare come una complicità nei confronti delle scelte irresponsabili e distruttive di questo Governo a danno della nostra Regione. Su questi soldi, il Governo sta giocando una partita politica sulla pelle dei cittadini." "Di fronte a questo ennesimo attacco a danno dei cittadini del Lazio - continua Enzo Foschi - stupisce il silenzio di un sindaco che non ha ancora capito che il suo ruolo è quello di difendere gli interessi dei cittadini prima che quelli dei suoi amici di Governo. Senza quei fondi, l'intero sistema sanitario regionale rischia il crack e con esso a pagarne le conseguenze più grandi saranno proprio i cittadini di Roma: è vergognoso che dal Campidoglio arrivi solo il silenzio. Rispetto agli interessi veri dei romani, Alemanno appare sempre più come un sindaco fantasma, un 'Sor Tentenna' che con le sue 'non scelte' non fa il bene di Roma. Alemanno dica da che parte sta; se sta con Roma deve aderire alla richiesta dei presidenti delle Province della nostra regione nella consapevolezza che quei fondi servono ai cittadini della nostra Regione e servono ai romani." "Se questa consapevolezza non c'è - conclude Foschi - o non si è all'altezza della funzione istituzionale, o non c'è per calcolo politico. In entrambi i casi ci sarebbe un Sindaco che non difende Roma".