A.T.T.I.L.I.O.

Marino: rifiuto confronto, sabotaggio della democrazia


 "Sono molto arrabbiato, preoccupato. Vedo aprirsi uno scenario che e' il contrario di quello che ho in mente quando penso al futuro del Pd". E' questo il commento di Ignazio Marino alla proposta di organizzare un dibattito tra i candidati alla segreteria dopo l'11 ottobre."Il rifiuto da parte di Bersani e Franceschini di partecipare ad un confronto alla pari, di fronte agli elettori, non e' altro che il sabotaggio della democrazia interna e un insulto nei confronti dei nostri iscritti. In ogni piazza d'Italia dove vado -continua Marino- incontro migliaia di persone, gli stessi organizzatori ne sono stupiti e le cronache dei giornali regionali riportano fedelmente l'interessesuscitato dalla mozione Marino. Sono gli stessi iscritti che chiedono il confronto. La stampa nazionale, invece, pare non accorgersi della novita' della nostra presenza al congresso, quasi ci fosse unacongiura del silenzio"."Io mi batto per la democrazia sempre, dentro e fuori il partito, per questo mi pare che l'unico modo per dare ai nostri iscritti, ai molti che sono ancora indecisi, la possibilita' di capire quali siano le molte e sostanziali differenze tra le tre proposte sia quello di un confronto a tre. Il partito non puo' essere democratico solo di nome, deve esserlo nei fatti e mi pare ci sia molta strada da fare in questa direzione. Anche in Francia dove il congresso del Partito Socialista era aperto solo agli iscritti, la campagnacongressuale si e' svolta sostanzialmente attraverso il confronto diretto tra i candidati alla segreteria", conclude Marino.