il bugiardino

Potrei...


Questa roba l’ho scritta una settimana fa, e in una settimana riescono a cambiare i pensieri, gli umori. Poco tempo fa, scherzando sui tatuaggi (che spesso vengono riferiti a momenti di transizione della vita), dissi a un amico: ho come l’impressione che io nel periodo di transizione ci sono da 42 anni. E in effetti, giusto o sbagliato che sia, per me è ed è sempre stato così, credo, a parte il congiuntivo che quello è sicuramente sbagliato ma mi ci suona bene e lo lascio così :-) Potrei parlarvi Potrei parlare della borsa sportiva rossa, il mio affettuoso strumento da viaggio, nella quale tiro roba che capita a mano senza nessun invidia per i passati inventari, foglietti fitti di voci e cose indispensabili di cui facilmente mi scordo negli ultimi tempi Potrei parlare della confusione del lavoro degli armadietti commistionati coi colleghi del desiderio di andare a cambiarmi in strada ritrovarmi nudo nella gente e cercare un rifugio Persino un cane che mi sottrae i jeans potrebbe fornire spunto di discussione, la lotta per il recupero dei medesimi, la ferocia dell’uomo contro l’animale la remissione amichevole del cucciolo, un padrone perplesso non all’altezza dell’amico, un guaito disperato di riappacificazione. Persino i miei colleghi, che imperturbabili, davanti alla mia inconsueta nudità procurano sollievo alla mia timidezza, ansietà per il manifesto disinteresse, potrebbero fornire spunto di discussione. Potrei parlare di una biondina vicinissima, quanto inavvicinabile, che ingenuamente, imperterrita, si ostina a chiamarmi amico, di come spunta e scompare nei miei sogni, di come ogni cosa e persona a lei collego. Potrei parlarvi per ore della passione scrivere parole infuocate metaforizzare le anatomie coi colori della natura saturare la chimica con suoni celestiali esaltare la bestialità paradisiaca dei rumori veri e propri farci entrare il tossito ridanciano di una foca il battito d’ali della farfalla lo sgranare stupito degli occhi di un bambinola fiera dalla fauce appagata dal sanguee sentirmi ugualmente inascoltato