Vulcano 2.0

Le auto automatiche (ascensori orizzontali) dal vivo, ma poco "ragionevoli"


E' di queste ore una notizia che avrà sorpreso ed entusiasmato i soliti ingenui poichè è già roba vecchia ed ideata male benchèsiano progredite la conoscenza e le possibilità, il che può tornareutile.Riporto l'articolo poichè il Corriere.It tende a mettere in archiviole notizie dopo un po' ed gli inidirizzi perdono la funzionalità, mafinchè funziona si può trovare qui:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/04_Aprile/12/auto_intelligenti.shtml-------Grazie a sensori collegati a un navigatore satellitare L'auto che «si guida da sola» Da fantascienza a scienza: presentata a Londra «Lux», versione modificata di Volkswagen Passat che non ha bisogno di autista MILANO - La macchina che guida da sola, modello «Supercar», non è più solo una trovata cinematografica. E’ stata, infatti, presentata mercoledì al Museo della Scienza di Londra la futuristica «Lux» (dal latino «luce»), copia tecnologicamente più avanzata di una normale Volkswagen Passat, destinata a risolvere tutti i problemi da stress da traffico di chi guida. Apparentemente, quest’auto delle meraviglie sembra una comune berlina a quattro porte, ma in realtà è zeppa di congegni ipersofisticati, come i tre sensori laser (due davanti e uno dietro) che, come «occhi intelligenti», trasmettono le immagini della strada circostante a un computer di bordo, a sua volta collegato a un navigatore satellitare che, ricevute le informazioni, le rielabora, trasmettendo poi la foto della vettura e di quello che la circonda in un raggio di 200 yard (poco più di 180 metri), ostacoli compresi. Lux è così in grado di fermarsi ai segnali di stop e ai semafori, come pure di frenare se l’auto davanti inchioda improvvisamente o di accelerare se il percorso è libero, ma anche di evitare pedoni particolarmente distratti o le auto in sosta. Insomma, basta schiacciare un tasto per inserire il pilota automatico e dimenticarsi così delle fatiche del volante e di tutte le noie ad esso collegate. ■ Guarda il video APPARECCHIATURE DISPONIBILI TRA DUE ANNI - La Supercar del nuovo Millennio è opera della tedesca Ibeo Automobile Sensor, con sede ad Amburgo, che ha scelto volutamente di allestire questo avveniristico equipaggiamento high-tech su una comune Passat 2.0 TDI e il risultato finale si discosta davvero di pochissimo dal modello standard. «Questa non è fantascienza – ha spiegato la portavoce dell’azienda, Karen Tippkotter – ma scienza. La nostra macchina è equipaggiata con scanner laser che possono leggere perfettamente quanto succede sulla strada e scegliere l’azione più appropriata da compiere. Molte delle apparecchiature presenti su Lux saranno disponibili anche per le auto tradizionali entro un paio d’anni ma toccherà poi ai governi stabilire se far circolare delle vetture senza guidatore sarà una cosa legale oppure no. Comunque, la tecnologia è già in grado di farlo». «CORRERA'» NEGLI USA - La Ibeo ha già avviato trattative con le maggiori case automobilistiche internazionali, come, appunto, Volkswagen, BMW, DaimlerChrysler, Honda e Mitsubishi, e i primi prototipi potrebbero vedere la luce entro la fine dell’anno. Ma adesso Lux è in partenza per gli Stati Uniti, dove ultimerà i test in vista della Urban Challenge, una corsa su strada davvero molto particolare organizzata dalla Darpa (agenzia di ricerca e difesa collegata al Pentagono) per il prossimo novembre: obiettivo dei partecipanti (tutti veicoli senza supporto umano alla guida) è quello di completare un percorso di 60 miglia (circa 96 chilometri) in uno scenario urbano al di sotto delle 6 ore e alla velocità di 30 miglia orarie. In palio, un montepremi di 2 milioni di dollari. Per ora, Lux viaggia alla metà della velocità prevista, ma gli ingegneri tedeschi sono sicuri di poter colmare il gap in pochi mesi. Quanto, però, a catturare l’attenzione di possibili compratori fra i comuni mortali, lo scetticismo è ancora grande, almeno a giudicare dai commenti raccolti dal Guardian fra i visitatori del museo londinese. Uno su tutti: «Perché dovrei comprare una macchina che guida da sola?». Forse il futuro di Supercar è davvero solo al cinema. Simona Marchetti12 aprile 2007------------------Qualora il video non funzionasse provare qui (vi è uno spot primami spiace):http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=c78826e4-e901-11db-b9f9-0003ba99c53bComunque è intelligente per la media, ma rispetto alla mia ipotesiè primitiva dato che questa è fatta per il traffico normale edè costosa (quindi non molto diffondibile), inoltre è concepitacome un'auto di proprietà ed i suoi dati (costosamente raccolti)se li gestisce da sola, mentre un sistema di auto pubblichediffuse Permette una razionalizzazione delle informazioniche copre l'intera area cittadina. Senza contare che il numero di auto, parcheggiate o in movimento, resta uguale.Insomma questa costa una fortuna, non è elettrica e poi ti fa meno cose, però dimostra che si può fare (per chi avesse avuto dubbi) Per ora è tutto ma ci tornerò sopra.Lunga (e proficua) vita e (spartana) prosperità