Vulcano 2.0

L'urbanistica vulcaniana (2.0) (prima parte)


Da oggi proporrò un modello urbanistico logico, razionale ed efficiente...oltre che auspicabile e godibile nonostante al primo impatto possa sembrare terribile per gente cresciuta con l'ideale importato del modello "americano" e quindi della casetta  con ampio giardino, il garage e la staccionata (o la ringhiera che fa molto più "Italia").In realtà non é originalissimo poiché molti urbanisti passati avevano ideato cose del genere poiché, anche fra loro, c'é stata gente razionale e non solo "artisti" o gente che segue i canoni della pseudo ecologia.Prima partirei dai difetti del modello americano che per maggior comprensione si può definire "modello Topolinia" e che pur essendo un modello ecologicamente ed economicamente non sopportabile é il modello con cui gli pseudo ecologisti fanno propaganda (e danno).Va da se che il modello Topolinia occupa una vasta superficie e basta pensare ai sobborghi americani per vederlo.Superficie che necessita di strade, infatti il modello americano o lo stile di vita americano non prescinde dall'essere auto-centrico.Quale delle due, vasta occupazione territoriale ed auto, sia causa dell'altro non é chiaro ma é chiaro che solo gli illusi possono pensare che basti una bicicletta per risolvere il problema  quando per andare in qualunque posto, che non sia la casadei vicini, devi farti tot chilometri con qualunque tempo ed a qualunque ora.Magari l'ecologista nullafacente o l'impiegato che sta molte ore a sedere può anche farsi qualche pedalata con il bel tempo ma esistono anche molti che fanno lavori fisici oppure hanno problemi o semplicemnte sono anziani o piccoli o hanno i tempi "stretti" per fare più cose e solo l'auto può permetterlo.Basta pensare a quanto gli americani sono autodipendenti e salutisti per capire che la bicicletta diventa una soluzione occasionale e non certo una vera alternativa.Ok, ammettiamo comunque che la bicicletta sia un'alternativa valida (cosa non vera proprio per il modello Topolinia delle vaste superfici), resta la vasta occupazione  del territorio e soprattutto l'uso di materie prime intensivo che fa salire i costi dell'abitare.Il "bello" del mercato, spesso ignorato, é che suddivide parte dei costi del lusso (o dell'eccesso) sui costi di beni più standard o diffusi..una sorta di Robin Hood all'incontrario che fa sì che esista più spreco del dovuto ed una "tassa" ad hoc per esso.Non servono molte parole per chiarire che il modello Topolinia fa un uso massiccio di materie prime...basta pensare a quanto rame o fibre ottiche o tubazione serva a coprire una via di 1 per 50 villette (facendo 20 metri medi linerai per ogni proprietà) e senza considerare la metratura interna. In fondo é  il famoso "ultimo chilometro" o, meglio ancora, é come la superficie di una figura geometrica irregolare rispetto ad una regolare anche a parità di superficie.Tutto questo comporta enormi richieste di materie prime sia per realizzare il necessario, che per gestirlo e per ripararlo o, in futuro, per smantellarlo...enorminon in sè ma enormi per come applicate.Insomma é un "bel" modo per far salire i prezzi di tutto e per una "fascia" che così riesce a farsi la villetta, scaricando in parte i costi sulla povera gente, tanti altri sono tagliati fuori e pagano di più per pessime case ed anche per comprare tutto il resto che con quelle materie prime si produce.Non é mica finita qui...poi vedremo pure le false soluzioni degli pseudo ecologisti (i quali sembrano sempre essere pronti a far più danno del problema in sé)   Lunga (e proficua) vita e (saggia) prosperità