Vulcano 2.0

L'urbanistica vulcaniana (2.0) (quarta parte)


Quel che ho detto finora, per quanto fosse ovvio, non era molto "ecologista"fino a ieri poichè l'ecologia non era altro che un "brand" che serviva a crearenicchie di mercato per gente con soldi da spendere e non soluzioni che spesso eliminano molti incassi in modo definitivo.Ora, con il petrolio alle stelle (e intenzionato a salire ancora), le cosecambiano e il rischio che alcuni settori mettano in crisi l'intero sistema diventa forte ed allora l'ovvio diventa ovvio per molti.Qui un esempio (anche se non condivido o sono in grado di giudicare tutto):http://magazine.enel.it/boiler/articolifocus/focusarticoli0526.aspBon...oggi incomincerò a dire come invece andrebbe fatta una societàsostenibile energeticamente ed ecologicamente senza sognare di ideali bucolici che non sono realistici a meno che oltre 5 miliardi di personenon partano per altri pianeti o si suicidano in massa affinchè gente come Pecorario Scanio possa vivere a Topolinia continuando così a sprecare come già detto.Intanto bisogna avere chiari dei punti come:1) Le risorse non sono infinite2) La scala industriale fa risparmiare energie, materiali, tempi e costi3) Una soluzione deve essere sostenibile economicamente4) Il sistema deve essere adattabile ed adottabile in modo globale5) Spesso quel che si vuole non è il meglio da avere e ci se ne accorge dopo6) Il sistema deve tener conto delle leggi della fisicaetcVisti i primi punti iniziali...una persona ragionevole vede in questasituazione la stessa che si può avere su un piccolo isolotto in cui in giocosia la stessa sopravvivenza di un certo gruppo di persone, meglio ancoralo si può inquadrare come una nave o un astronave che va studiata dallefondamenta tenendo conto di cosa dovrà poter fare, di che materiali potràgodere, di che servizi dovrà essere fornita..etc.Se finora non avete capito quel che dicevo..rispiegherò in breve cosaintendo. In pratica dico che una società nelle condizioni mondiali in cui siamoe se vogliamo essere equi globalmente (quindi escludiamo opzioni da impero), si deve partire dal ridisegnare in modo il più efficiente possibilequelle che sono le basi di una società pratica e quindi le città.Per cui la città stessa deve essere progettata come un'astronave ouna nave in modo tale che "pesi" il meno possibile sull'esterno edinsieme alla città i suoi abitanti.Altrettanto chiaro che il tutto va inquadrato nel giusto senso poichènon credo che per molto tempo potremmo produrre prodotti agricoliin fabbrica o che queste "navi" prevedano striminzite cuccette perarrivare a pesare il minimo possibile sull'ecosistema ma per dare un senso più chiaro direi che dovete immaginare delle navi da crociera decisamente confortevoli e ricche poichè non si deve cadere da un eccesso al suo opposto.Ora...se in questa descrizione..le città sono considerabili le "cellule"della società..le cellule delle città sono i palazzi o i quartieri..edato che vogliamo applicare il principio del minimo impatto e consumo oltreche i vantaggi della scala industriale...ogni palazzo deve essere abbastanza grande da potersi considerare un quartiere.Terribile? Solo perchè siete abituati a ragionare avendo di riferimento Topoliniasenza esservi mai posti il dubbio che fosse una truffa rispetto a quanto prometteva.In realtà un palazzo può essere bello o brutto..tutto dipende da com'è ideatoe dalla gente che ci vive, dai servizi e le occasioni che offre, etc.Per ora mi fermo poichè nessuno arriva in fondo ai messaggi troppo lunghi.Lunga (e proficua) vita e (saggia) prosperità