titolo da definire

de politicantibus


musicscarpe più grandi dei piedi / case di carta carbone / storie di deserti urbani / il mondo è sempre spaccato a metà / ci sono letti di pietra la sera / per disperati giù in mezzo ai bidoni / da festeggiare che Dio ci perdoni / come a Natale coi termosifoni... / che dormitorio pubblico è la mia città / la notte ha un ritmo brasiliano che va / e sopra i marciapiedi bassa qualità / di vite ormai deragliate spaccate a metà / se non arriva al cuore dove la gente muore / presto o tardi morirà il nostro amore... e... / stanotte se mi guardo intorno sto male / che dormitorio pubblico la mia città / la faccia nera del mondo sta qua / ai figli del duemila un destino bastardo... e... / il nostro sole che arriva sempre, sempre in ritardo / ma cos'hai da guardare baby, mi dai da fumare... / io in questa stazione ci dormo e so non potrò più partire / io mi ricordo che avevo un nome... / ma non lo posso mangiare né bere... / un giorno non mi saprò più svegliare / sarà la spazzatura da riciclare... / che dormitorio pubblico la mia città / la notte ha un ritmo brasiliano che va / e sopra i marciapiedi quante verità / di vite ormai deragliate spaccate a metà / ma e' un dormitorio pubblico la mia città / la notte balla con la scimmia che va / che viaggia sulle spalle armate delle bande / dalle croci di guerra sulle teste rapate / è un dormitorio... / la notte ha un ritmo brasiliano che va / in giro con le bande e sbatte forte in testa / e col consenso di tutti sballa pure la festa / è un dormitorio... si... / è un dormitorio... / che dormitorio..."Dormitorio pubblico" presentata in due versioni: Anna Melato e Loredana Berté