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Stazione


Stanotte sei arrivata... era un pezzetto che non lo facevi con me. Sei arrivata come in una stazione dopo un lungo viaggio, col tuo borsone penzolante dalla spalla, con la faccia stanca, forse un po' contrariata. C'erano tua sorella e la mamma, ma le ricordo appena tanto ero concentrato sulla sorpresa e sulla gioia di vederti sia pure con quella faccia imbronciata.Imbronciata. come se l'esser lì ti infastidisse, come se avessi da rimproverare qualcosa, come se recassi chissà quali brutte notizie.Pulcino mio, che mi accompagni nascosto in fondo ad un qualche taschino del mio gilet nel mio girare le strade del mondo, sappi che qualsiasi cosa possa averti recato fastidio è niente rispetto alla gioia di averti potuto riabbracciare, che il rimprovero non scioglie il mio sorriso ne una cattiva notizia può esser tale davvero con te messaggera...Anzi sono sereno. E se è da stamani che l'immagine del tuo arrivo si ripete, e ripete, e ripete, nella mia mente è solamente perchè è stata grande la gioia di  rivederti.Sono pronto.