Un focolare Qualcuno attende nell’ombrain una buia strada di città:un angolo lo cela alla vistadella Gente che passa sulla strada. Il buio già da tempo ha vintola perenne battaglia con la luceil Sole coi bagliori di fuocoormai è tramontato: la notte attendeil suo diritto di giungere sul Mondo. S’accendono le luci dei lampionie nella cupa atmosfera della seraun Uomo recita una preghieramentre la fuori oltre quelle muraimmerso in una nebbia arcanaun altro, curvo su se stesso s’allontana. Una campana chiama al vesprole devote donne Pie paesanequeste campane suonano lontaneda quell’inerme e cupo casolare. Solo la notte regna su quel suolomentre quell’Uomo si trascina solo:lasciato dal suo prossimo in abbandonocercando un giaciglio provvisorio. Com’è triste la Vita da barbonepur se dorme su un letto di fogliecoperto da lenzuola di luce stellaree come stanza la profondità dell’universo le sue membra e il suo corposono al freddo né si possono scaldarenoi che ci classifichiamo Gente buonacerchiamo per quest’Uomo un focolare! Silvano Montanari