Baby a bordo

Dio salvi le donne


 Quella di Nosheen  e di sua madre è solo l'ultima storia nota.Purtroppo ogni anno, ogni giorno e forse anche adesso una donna sta subendo violenze tra le mura della propria casa.In nome di un amore che non è amoreIn nome di un dio che sono certa non è Dio delle nostre preghiere.In nome di una morale che ha quanto di più immorale possa esistere al mondo. Non riesco a non indignarmi.Non riesco a trattenere la rabbia.Non posso stare zitta.Certo parlare per me è facile. Sono cresciuta in una buona famiglia, ho accanto un uomo che mi ama e che mi rispetta ma qualcosa devo pur fare.Sapere di bambine che ancora subiscono  ancora il rito di infibulazione, di donne stuprate  mi fa girare la testa.Perdo l'equilibrio.Perchè in fondo, forse, siamo nate solo dalla parte buona del mondo.Potremmo essere noi le pakistane.Le donne dell'Islam.Le indiane.Potremmo essere noi quelle donne dell'Est che si affacciano sui marciapiedi la sera.Dobbiamo loro qualcosa.Lo sento.Allora meglio non farsi i fatti propri.E se oltre il muro di casa  nostra sentiamo grida sospette non c'è altro da fare: intervenire. Chiamare la polizia, i carabinieri.Anche questo è un modo per far capire loro che non sono sole.La nazionalità non conta.Sono donne come noi.E' questo quello che conta.