vivi e lascia vivere

Una notte strana...


 Toc toc! Sentii bussare alla porta. L'ora era tarda e il buio avvolgeva già ogni cosa.Guardai attraverso lo spioncino e non vidi nessuno. Chiesi ad alta voce chi ci fosse dall'altra parte, ma il silenzio fu totale.Non sarei di certo andata ad aprire, figuriamoci! La paura mi aveva totalmente sopraffatta.Aspettai ancora un po' accanto alla porta, ma nessun rumore si ripropose.Allora mi avvicinai al caminetto scoppiettante e mi preparai una bella tisana...ne avrei avuto estremo bisogno.Mi accoccolai vicino al fuoco, assaporando il sapore di quell'infuso. Lessi alcune pagine del mio libro e andai a letto, non senza ansia.Mi addormentai con difficoltà, ma alla fine crollai.Fu un sonno travagliato, pieno di strani sogni. Ad un certo punto un rumore mi svegliò di soprassalto.Aprii piano piano la porta della camera, brandendo un bastone di scopa che tenevo sempre a portata di mano ( nella vita non si può mai sapere...).Andai verso il salotto e mi venne quasi un colpo. Seduto sulla poltrona c'era qualcuno! Una sagoma nera, inquietante...Rimasi letteralmente paralizzata...mi si mozzò il respiro, i brividi corsero veloci lungo la schiena e le mani iniziarono a tremare. Lui sentiva l'odore della mia paura e il suo ghigno era diabolico, quasi spettrale.Si alzò piano piano e io diventai un tutt'uno col muro dietro di me.Mi fece cenno con la mano di rimanere dov'ero...Certo...dove sarei potuta andare?Si avvicinò con passo felpato e disse: "E' da un po' che ti sto osservando, ho provato a bussare, ma ero certo che non avresti aperto in quella circostanza. Così ho aspettato che ti addormentassi e sono entrato attraverso i tuoi sogni. Sono un'ottima porta d'ingresso in queste situazioni. Non ti farò del male, basterà solo che tu presti attenzione alle mie parole e non ti accadrà nulla".Quando terminò la frase, sentii l'arsura del deserto in bocca. Ma chi era questo personaggio? Non aveva nessun altro da andare a trovare in quella notte? Bene, bene, il nuovo anno era iniziato alla grandissima! Avere in salotto un essere misterioso non è da tutti.Feci un respiro profondo e dissi che l'avrei ascoltato.Lui ritornò a sedere e mi fece segno di fare altrettando. Certo, come no...come due vecchi amici...aiutooooooo!Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e mi sedetti a debita distanza.Lo guardai e devo dire che aveva un viso molto piacevole, con occhi profondi e la sua voce era calda e melodica. 
Mi parlò del viaggio che aveva intrapreso, delle difficoltà che aveva dovuto affrontare, dei pericoli che ancora incombevano sulla sua persona.Rimasi incantata dal suo racconto e alla fine la mia domanda fu spontanea: "E io cosa centrerei in tutto questo?"Alla mia domanda sorrise, mi prese le mani fra le sue e guardandomi dritto negli occhi mi disse: "Cara amica, tu sei la chiave che aprirà una porta speciale. Il mondo della fantasia ha bisogno di te. Attraverso i tuoi racconti stai tenendo in vita molti dei miei compagni, ma ultimamente non stai scrivendo. La gente ha bisogno di credere nei sogni e tu devi continuare a creare le tue storie, dando vita a nuove avventure." Appena ebbe terminato il suo discorso, calde lacrime mi rigarono il viso. Erano lacrime piene di emozione. Aveva ragione, era da un po' che non scrivevo e infatti mi mancavano i miei racconti. Ma avevo passato un periodo non facile...la vita a volte riseva delle difficoltà e si deve dare priorità a ben altro.Lo guardai dritto negli occhi e gli promisi che mi sarei messa a scrivere al più presto.  Avevo sempre creduto che i sogni fossero una porta magica. Attraverso di essa si può entrare in mondi fatti di fantasia, mondi sconosciuti, pieni di nuove avventure da affrontare, dove possiamo diventare chi vogliamo, dove possiamo anche volare. Ci possiamo tuffare nei mari, nuotando con le creature degli abissi, esplorando i tesori dei fondali. In questi luoghi fatati possiamo realizzare i nostri desideri, tutti i desideri. 
Il mio magico amico scomparve all'improvviso lasciando dietro di se della polvere argentea. Rimasi a guardare la poltrona per alcuni minuti e poi mi addormentai li sul divano.La sveglia suonò inesorabile. Mi sentii confusa, ma una bella sensazione mi avvolse dolcemente. Poi nella mente mi apparve un flash della notte scorsa. Mi venne un dubbio e corsi in camera da letto. Caspita! Il letto era in ordine! Com'era possibile? Eppure la notte precedente ero andata a coricarmi in camera mia, dopo aver lavato la tazza della tisana che mi ero preparata. Andai verso la cucina, ma non trovai la tazza...Ritornai in soggiorno e rimasi basita. Sul tavolino c'era la tazza e per terra c'era il mio libro.Quindi non ero mai andata a letto? Mi ero addormentata sul divano e il mio nuovo amico era venuto a trovarmi in sogno. Wow, che bella emozione. Ma il suo messaggio non sarebbe andato perduto. Avrei continuato a scrivere i miei racconti perché la fantasia ha bisogno di nuove storie!!! 
 fla