vivi e lascia vivere

Nuove amicizie...


  Nel mio condominio arrivò un nuovo affittuario,  Mark era arrivato da alcuni giorni, ma non avevo ancora avuto modo di conoscerlo e a dire la verità ero piuttosto curiosa.Un giorno suonarono alla porta, non aspettavo visite, guardai dallo spioncino e chiesi chi fosse: "Ciao sono Mark, il tuo nuovo vicino." Aprii la porta e lui mi salutò con gentilezza chiedendomi se per caso avessi dello zucchero. Ah! Voi direte: "La classica frase per attaccar bottone" e invece no, un motivo c’era 
Mi disse che stava preparando un dolce e che si era dimenticato dell’ingrediente principale. Così presi lo zucchero, mentre lui rimase educatamente sull’uscio. Ci salutammo e lui andò a preparare il suo dolcetto. Però, niente male, bello e sa pure cucinare...senza alcuna ombra di dubbio me ne ricorderò 
Col passare del tempo mi accorsi che di giorno le sue persiane erano sempre chiuse, probabilmente lavorava di notte e magari stava solo riposando, ma la cosa mi sembrò alquanto strana visto che anch’io faccio i turni, ma di certo non mi muro in casa.Una sera rientrai tardi e me lo trovai davanti sulle scale all’improvviso, (ma da dove cavolo era sbucato?), giuro che mi prese quasi un colpo e lui si fece una bella risata 
a mie spese; stavo per cadere quando lui mi afferrò, abbracciandomi la vita con forza...in quell'istante mi sono sentita come Rossella O'hara in Via col vento tra le braccia di Rhett Butler ahahahSi scusò e mi disse che presto si sarebbe fatto perdonare.Infatti la sera dopo suonò di nuovo il campanello, andai ad aprire e vidi Mark con qualcosa in mano: "Ciao Fla, come stai? Disturbo?" - "Certo che no, posso esserti utile?" - "Posso entrare? Volevo farmi perdonare per lo spavento di ieri sera e ti ho portato un dolcetto." - "Wow, che gentile, entra pure, ma non dovevi disturbarti." Certo che doveva disturbarsi, a momenti ci rimanevo secca sulle scale 
e per dirla tutta era un gran bel pezzo di figliuolo, così almeno mi sarei lustrata un po' gli occhi
 
Appena lo invitai ad entrare iniziò a farmi i complimenti per l’appartamento, certo non era la reggia del Dubai, ma anche se piccolo è molto accogliente.Parlammo un po’ di noi, del più e del meno, dei nostri lavori; era un tecnico informatico, una vera manna, così mi avrebbe potuto aiutare col mio pc che a volte va a badilate.L’incontro era stato molto piacevole, ma quando quella sera gli chiesi come mai di giorno teneva le persiane abbassate, lui con abilità spostò subito la conversazione su un altro argomento. Mi stava incuriosendo e non poco, ero determinata a scoprire l’arcano, così sguinzagliai il CSI che alberga in me. Decisi quindi di invitarlo ancora una volta da me, per un caffettino. Gli mandai un sms dicendogli che se era libero, lo avrei aspettato per le h 21 la sera stessa.Alle h 21 e zero zero suonò il campanello e io sobbalzai sulla sedia; stavo scrivendo uno dei miei racconti tranquilli e mi spaventai un ciccinin.Lo invitai ad entrare e lui si presentò con un libro di Virginia De Winter "L’ordine della spada". Rimasi di stucco, in quanto era il libro che avrei voluto acquistare, visto che avevo letto da poco "L’ordine della chiave". Lui sorrise dicendomi che l’altra volta aveva visto i miei libri e che aveva notato che mi mancava quello. Ma chi è David Copperfield? Ammazza che occhio!Dopo un po’ provai a portare la conversazione un po’ sul privato, chiedendogli se nella sua vita ci fosse qualcuno e con mia immensa gioia mi diede una bella notizia: era sigle e pure io!!! Ahahah La serata si stava scaldando, non riuscivo a staccare gli occhi da lui, aveva uno sguardo da strappa mutande e in un secondo mi sentii una deficiente, perché nella testa mi si stampò questa frase: "Se i miei slip fossero neve, tu saresti aprile." Dopo un nano secondo che pensai questo, lui fece un sorriso compiaciuto e mi prese il panico. Non sarà mica un mago per davvero? Non leggerà mica nel pensiero, vero? Attenzione, momento di panico! Lui all’improvviso si alza, mi viene vicino, mi prende e m’abbraccia sussurrandomi:  "Se ti mordo sei mia." Di chi sono io? Cosa cosa? Aiutoooooo, ho un vampiro in casa! Ma come ho fatto a non rendermene conto? Scrivo di loro dal mattino alla sera nei miei racconti, cazzarola! Ecco ora mi è tutto chiaro: persiane abbassate di giorno, apparizioni improvvise, velocità e soprattutto, quando era venuto da me la prima volta mi aveva chiesto esplicitamente SE POTEVA ENTRARE. Infatti i vampiri possono entrare solo se invitati. E adesso che faccio? Il suo abbraccio è come una morsa d’acciaio, però ha un buon profumo, mi sento stordita, per rendervi l’idea, mi sento lobotomizzata, non posso scappare e lui ride di gusto. "Ma che ti ridi?" - "Rido perché ci sei cascata in pieno sciocchina che non sei altro, e ora come la mettiamo? Hai veramente paura di me? Non ti farò male, ti succhio solo un pochino, non voglio mica ammazzarti e neanche trasformarti,  sai che posso controllare la tua mente... 
 ...quindi non resistermi, vorrei solo che tu diventassi la mia amica di sangue."  
 E ora in coro starete dicendo: "Fla ti sta bene, racconti di loro sempre, sei appassionata di questo genere e ora che farai?" E me lo chiedete pure? Accetto e sottoscrivo col sangue questa nuova amicizia, anche perché è uno stragnocco da paura e mi sa che dopo la sua cena, lui sarà il mio dessert, a ognuno il suo!!! Quando ce vo ce vo!
 
(Immagini e video tratti dal web)Pss pss ragazze! Guardate come ho ridotto Mark dopo l'ultima notte di fuoco  
 
Ahahah porello, ora gli dovrò dare un ricostituente ahahah
 fla