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LOTTA CONTRO IL CANCRO/ Berrino: i trucchi per combattere i tumori.

Post n°35 pubblicato il 05 Febbraio 2010 da wralim
 

A più di 12 milioni di persone all'anno viene diagno-
sticato un tumore e 7,6 milioni muoiono.      E' stato
calcolato  che,  senza  un  adeguato  intervento, nel
2030  potrebbero essere in 26 milioni ad ammalarsi
e 17 milioni a morire.  L'intervento consisterebbe in 
nient'altro che  una seria azione  di  prevenzione, a
tutti i livelli. Tanto è stato fatto dalla ricerca scienti-
fica. Ma ancor più si può fare adottando un corretto
stile di vita.

Eliminando il fumo, mangiando in maniera sana ed equilibrata, e facen-
do dell'attività fisica.     Oltre a tutte una serie di trucchi che il professor
Franco Berrino,  noto epidemiologo, invitato  frequentemente nelle tras-
missione  televisive, come Report, e direttore del  Dipartimento di Medi-
cina Predittiva e per la Prevenzione dell'Istituto  Tumori di Milano ci sve-
la. Spiegandoci, inoltre, quali sono i fattori che, realmente,  incidono sul
rischio di  insorgenza dei tumori  (sole, cellulari, inquinamento ecc...)  e
quali sono il frutto di  «leggende metropolitane»

Quali sono i motivi per cui può venire in cancro?

Ci  sono  due  classi di cause: nella prima rientrano i fattori capaci di dan-
neggiare  il  Dna,  come le radiazioni cosmiche e quelle chimiche,  come i
virus che generano i tumori al fegato o al collo  dell'utero, o come  le sos-
tanze  chimiche  (il tabacco  o  l'inquinamento) che si  legano  al Dna e lo
fanno  funzionare  male.   Nella  seconda classe rientrano quei fattori che
favoriscono  lo  sviluppo  del  cancro.  La maggior parte delle cellule  tu-
morali  si  suicida.    Queste possono, però, trovare nel nostro organismo
fattori  di  crescita.   Queste  sostanze  si  trovano comunemente nel cibo

La genetica in che misura incide sulla nascita dei tumori?

Se si  tratta di un'alterazione dei geni, siamo di fronte a cause ambientali.
Esiste, poi, un numero di casi in cui è presente, perché ereditata, una for-
te predisposizione all'insorgenza dei tumori,  che  consiste nel 5 per cento
circa dei casi totali.

Quanti tipi di cancro esistono?

Circa 200 tipi.

Quali sono i più comuni?

I tumori dell'intestino,sia nella donna che nell'uomo,il cancro al seno nel-
le donne, e alla prostata negli uomini.

Qual'è il tasso di guarigione?

Quasi tutti, se presi molto presto non sono mortali,più della metà guaris-
cono.

Quali sono le regole fondamentali per prevenire i tumori?

Primo:bisogna eliminare il tabacco. In questi anni sta diminuendo il can-
cro ai polmoni  negli uomini ma aumenta nelle donne. E' necessaria una
azione molto seria per contrastare   la violenza  del marketing del fumo. 
Secondo: è necessario sottoporsi abitualmente a  visite  di controllo per
diagnosticare,  eventualmente,  la  presenza  di  cellule tumorali. Terzo:
sappiamo, da  almeno 100 anni che se si mangia meno, ci si ammala di
meno.    Bisogna  modificare tutta una serie di stili alimentari fomentati
dall'industria del cibo.  E' necessario, in particolare, eliminare dalla pro-
pria dieta tutti i cibi industrialmente  raffinati.  Soprattutto quelli ad alta
densità calorica, come le merendine, le paste pronte  del supermercato
o le bevande zuccherate.

Cosa dovremmo mangiare?

I  cibi  naturali non raffinati, di norma, hanno un apporto calorico mino-
re ma danno un  maggior senso di sazietà.     Bisogna, quindi, aumen-
tare il consumo di verdura, frutta, legumi  e pesce. Basterebbe seguire
la tradizionale dieta mediterranea. E imparare a cucinare.  Alcuni tipi di
cottura possono  sviluppare  sostanze  cancerogene,  di solito quelle ad
alta  temperatura.     Anche  la carne rossa,  se mangiata  in eccesso o
cotta male, può rappresentare  un fattore di rischio

Sta dicendo che dovremmo evitare di mangiare carne?

Il nostro organismo può tranquillamente rimpiazzarla con altre sostan-
ze, come i legumi.     Si può,  tuttavia, mangiarla. Ma senza eccedere. 
Due volte, al massimo, alla settimana.

E l'alcool?

Basta limitarne il consumo

Cioè?

Due  bicchieri  di  vino  per gli uomini, che corrispondono a due lattine
di birra, e uno per le donne.

E' utile fare sport?

E'  ben  documentato che chi fa moderata attività fisica si ammala di
meno.

Cosa intende per «moderata»?

Un'attività fisica equivalente a mezz'ora di camminata a passo veloce.

A che punto è la ricerca scientifica sulla prevenzione dei tumo-
ri?

E' oggi ad ottimo punto, ci sono stato risultati clamorosi negli ultimi 50
anni. Oggi  si  fa  in modo di fare studi sperimentali sull'uomo, per ca-
pire, in particolar  modo, se modificando l'alimentazione si ci ammala
di meno.

Può farci qualche esempio?

Il  Diana  5  è uno studio in cui sono  reclutate  signore che hanno
avuto il cancro al  seno negli ultimi 5 anni. Le dividiamo in due grup-
pi.    Ad  uno di questi  cerchiamo  di  far condurre uno stile  di  vita  
diverso,  organizzando per  loro  corsi in cui insegniamo  a cucinare
in un certo modo.    Per capire se, modificando lo stile di vita, dimi-
nuiscono  le recidive del cancro.   Sono in  corso,  poi,  alcuni  studi 
di  chemio-prevenzione: si  tenta  di capire se, usando un  farmaco
antidiabetico di uso comune,  la metformina,  si riescono ad attivare
i meccanismi genetici dalla restrizione calorica.    Vengono reclutate
signore con un po di «pancetta», con più di 80 centimetri di circon-
ferenza  addominale.

Quali sono le cure tradizionali?

Sono  tre:  la chirurgia,  la radioterapia  e  la chemioterapia. Questa
ultima uccide le  cellule tumorali che si moltiplicano,  uccidendo però
anche quelle sane, con i noti  effetti collaterali come la perdita di ca-
pelli e una diminuzione delle difese immunitarie.     Per questo la ri-
cerca è indirizzata nello studio di cure alternative.

Quali sono le cure alternative alla chemioterapia?

Ci sono dei farmaci nuovi che agiscono specificamente sui meccanis-
mo dei geni,  senza colpire tutte le cellulre.  Si tratta di farmaci intel-
ligenti,  che non guariscono ma fanno regredire  il tumore.    Ma che
stanno mandando in crisi i sistemi sanitari di tutto il mondo per i loro
costi.

Perché, quanto costano?

Per un ciclo annuale si possono spendere fino a 50 mila euro

Quindi, qual è la soluzione?

E' semplice: dobbiamo far sì che i tumori diminuiscano, con una seria
prevenzione

Tutta una serie di fattori, secondo la vulgata, aumenta il
rischio di insorgenza dei tumori.       Può dirci, tra questi,
quali realmente,  sono pericolosi.    Il sole, ad esempio?

La pericolosità dal sole è nota da tempo. I melanomi o i calcinomi
della pelle, tradizionalmente,  venivano  spesso  ai contadini  o ai
marinai.    Ma attenzione.  Il sole fa più bene che male, permette 
di sintetizzare la vitamina D.      L'importante, ovviamente, è non
scottarsi e prenderlo moderatamente

L’inquinamento?

Sicuramente è associato al rischio dei tumori dell'apparato respira-
torio.    Per chi vive  in una città  inquinata il rischio  di insorgenza  
aumenta  del 30 per cento. In tal senso fanno la parte del leone le
note  polveri sottili, per la loro capacità  di rimanere depositate nei
polmoni.

I cellulari?

Non è chiaro. Gli studi più recenti vedono un rischio di tumore cere-
brale per una  durata  di  oltre  dieci  anni  e suggeriscono, pruden-
zialmente, di proteggerci, di preferire il telefono fisso e se si  usa il
cellulare di usarlo con l'auricolare.  E di limitare l'uso in treno: viag-
giando la dose di  radiazioni  è  maggiore, peché  quando  è  in mo-
vimento il cellulare, per adattarsi, aumenta il campo  di emissione.

La rete Wireless?

Al momento non ci sono particoalri sospetti

Le reti elettriche ad alta tensione?

E' stato evidenziato un forte rischio, soprattutto per chi vi abita
proprio sotto.


fonte:     http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=65286

 

Altri link utili:

http://www.bioblog.eu/?cat=14

http://www.gioiadivivere.it/prevenzione.html

http://www.istitutotumori.mi.it/.../documenti/cittadino/Il_cibo_dell'uomo.pdf

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