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Post n°12 pubblicato il 02 Novembre 2008 da giovella
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Post n°11 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da giovella
La follia... cos'è? A volte credo sia un pensiero parallelo. Spiegherebbe perchè i folli sanno essere geniali. E' nostra presunzione dire che il loro cervello non funziona. Semplicemente, fa dei percorsi diversi. Ciò che per me è folle è qualcosa in cui io non mi ritrovo, che mi spaventa perchè non so decodificarlo. E mi ci sento superiore per istinto di sopravvivenza. Folle è chi non riesce a entrare negli schemi. Ma folle è anche chi soffre. Se folle significa maniacale allora c'è sofferenza. Ma a volte il folle è chi osa. E io ogni giorno oso sempre di più, e se un giorno dovessi diventare folle forse significa che non riesco più a controllarmi. Chissà |
Post n°10 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da giovella
A volte mi chiedo: ma io perchè sento il bisogno di scrivere su un blog? Un pò sono narcisista, mi piace essere al centro dell'attenzione, quindi potrebbe esser quello. Poi ci rifletto su. In fondo questo è un diario. Ma cos'è un diario alla mia età e in questo momento della mia vita? E' come se avessi una casa, e la mia casa volessi arredarla ogni giorno con un pezzo nuovo, che non è altro che un mio pensiero, la mia esperienza, il mio vissuto. E' anche una specie di esercitazione alla scrittura. O meglio, io già scrivo su dei settimanali, ma non mi basta. Un giorno riuscirò a scrivere un libro e per farlo devo capire esattamente dove voglio arrivare. A volte mi capita, nell'arco della giornata, di avere dei flash, dei pensieri, delle intuizioni che andrebbero approfonditi, coltivati. E mi sembra di non seminare abbastanza dentro di me. Sono introspettiva e quando metto su carta i miei pensieri di solito riesco a rendere ciò che il mio cuore sente. Ma ho come la sensazione che dovrei scrivere molto di più. Dovrei fermare i miei pensieri come con una retina si cattura una farfalla. Eppoi guardarla, ammirarla, descriverla e andare oltre a quel piccolo esserino che, per quanto colorato e bello, ha vita brevissima. Ecco, io a volte sento i miei pensieri proprio così: intensi ma brevi. Se non li catturo sfuggono. Potrebbero ritornare, chissà, ma se riuscissi a raccoglierli i miei pensieri potrebbero crescere. Io potrei crescere e finalmente scrivere. |
Post n°9 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da giovella
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Post n°8 pubblicato il 29 Settembre 2008 da giovella
E’ un compleanno speciale. Lo so, ogni compleanno è un inno alla vita, ma quando chi festeggia è una persona disabile, l’album dei ricordi che si riapre in quella ricorrenza è completamente diverso dagli altri. La nascita per un festeggiato è una gioia. Per una madre è più semplicemente il giorno più bello della propria vita. La madre di un disabile, invece, quando prende l’album dei ricordi in mano sa che se lo apre verrà investita da una tempesta. Affronti la stessa tempesta ogni anno per lui, perché per lui è il giorno più bello della sua vita. E soffochi il dolore, perché non puoi dirgli che per te è il giorno più tragico. Ma poi, quando nemmeno te lo aspetti, ti accorgi che qualcosa è cambiato profondamente. Non riconosci più l’angoscia del ricordo. Il buio della tempesta ha lasciato spazio ad un cielo limpido e non hai più motivo di stare ancorata al dolore passato. Non senti più il bisogno di piangerti addosso. Capisci che quello che hai davanti è un regalo meraviglioso e che hai l’opportunità di scegliere di essere felice. 26 settembre 1991… un giorno meraviglioso. Grazie per esserci, per avermi regalato l'amore, per avermi insegnato a vivere, per avermi dato la gioia e per continuare a darmela tutti i giorni. Perchè la vita non è quella che pensavo dovesse essere. Quando ho scoperto che la vita era altro, che l'ascensore per la felicità doveva necessariamente passare attraverso il dolore dell'inferno, quando ho scoperto un nuovo mondo ho capito quanto sono fortunata. Quanto sei fortunato tu ad avere la vita. La vita che tu affronti con il sorriso tutti i giorni. Senza malizia, forse con eccessiva modestia, ma con la gioia pura. Sei vivo, perchè un soffio d'amore ti ha scaldato le guance. Piccole guance rotonde. Qualcuno ti chiamava: "il coniglietto". Grazie per avere tanta pazienza con me. Ringrazio te e ringrazio il Signore, per avere avuto tanta fiducia in me, per avermi scelta per questo regalo. Ci complichiamo la vita, siamo alla rincorsa di chissà cosa. Ma un sorriso, un pezzettino di cielo, il profumo dell’erba tagliata, un abbraccio, fanno di una giornata qualunque una giornata speciale. E non bisogna correre da nessuna parte per essere felici. Quando due anime si parlano non c'è bisogno di nient'altro. |
Inviato da: arturo337
il 12/10/2008 alle 19:47