La mia vita...

Cosa pensa un portiere durante il calcio di rigore ?


E' un discorso un po' complesso. Potrei dire che è una metafora della vita, potrei stare ore a spiegarlo alla gente, mentre qualsiasi portiere capirebbe al volo. Per questo siamo una razza diversa. La maggior parte delle volte, il rigore nasce per colpa di un difensore, non del portiere. Spesso, tra l'altro, per un fallo inutile, commesso quando il portiere avrebbe potuto risolvere la situazione normalmente. Quindi per prima cosa sei chiamato a risolvere un danno fatto da qualcun altro, e non è un danno lieve. Non è un danno lieve perchè nel rigore le probabilità a favore dell'attaccante sono 99 su 100, tant'è vero che il rigore, nel momento in cui viene fischiato, viene percepito nella testa come gol già segnato. Quindi, per seconda cosa, sei chiamato da solo a cambiare un destino già scritto. Nel normale svolgimento della partita, il portiere riceve raramente gratifiche. Se fa i miracoli, ha fatto solo il suo dovere. Lavora di quantità, ma è come se tutto fosse dovuto. E' naturale che tu sia lì a mettere pezze agli errori altrui. Solo quando c'è il rigore si ricordano che esisti, e ti incitano, e ripongono davvero tutte le speranze in te. Quindi, per terza cosa, è l'unica occasione che hai per ricevere i complimenti e le celebrazioni che sono normalmente riservate a chi segna. L'unica volta in cui puoi uscire dall'ombra. Infine c'è la parte psicologica. L'attaccante ha in testa un gol praticamente già fatto, ma lo può ancora sbagliare, e se succede non glielo perdonano. Se il portiere prende gol nessuno dice niente, è l'unica occasione in cui non ha niente da perdere. I ruoli sono invertiti. Lui deve assolutamente fregarti, tu invece sei già assolto. Sembrerebbe tutto facile, però la pressione psicologica ce l'hai lo stesso anche tu, perchè ti senti addosso tutte le speranze dei tuoi compagni, le speranze di quando si è disperati, e sai che un rigore parato affossa il morale di una squadra mentre fa balzare a mille quello dell'altra. Non è che si possa essere molto sereni, in condizioni simili. Bisognerebbe essere davvero cinici fino al midollo. Per questo parare i rigori in allenamento coi propri compagni è molto più facile, perchè non serve a niente. E' in gara, quando prenderlo o meno conta molto e può cambiare le sorti della partita, che le cose si fanno più impegnative. E se ci pensi, nei sentimenti succede la stessa cosa: quando non te ne frega niente è tutto più facile, quando sei coinvolto non sai bene cosa fare, ti butti d'istinto dal lato in cui ti senti più forte... e spesso rimani spiazzato.