I am polychrome

le grida di un lago


Stasera il vento mi ha parlato,mi ha portato all'orecchio voci lontane,suoni mai uditisussurrandomi infinite parole d'amore.Credevo d'impazzire,come trottola giravo attorno a me stessocercando di captare l'esatta provenienzadi verbi sino allora sconosciuti.Perchè proprio a me mi chiedevo,perche devo io subire tutto cio?Non riuscivo a capire..Urla strazianti coprivano il rumore dei pianeti,spari lontani ammutolivano canti di usignolifelici in istanti di primavera apparente.continuavo a voltarmia cercare volti familiarisin qunado ti vidi.li seduto nell'angoloa fissarmi con gli occhi gonfi di lacrimecon in mano il tuo cuorechiedondomi di perdonartisolo perchè tu mi amavi.L'amore è una gran cosa mi urlavinoi siamo fatti per vivere ed amaresenza dover aver paura del vento.in quel momento il vento mi terrificava.continuava a fischiare canzoni tristialle mia orecchie stanche di ascoltare.cercai di arrivare a te,così vicino eppure così distante.eravamo li,uno difronte all'altromuti come mimi per stradaa guardarci negli occhiquando tu ti voltasti ed andasti via per sempre.dietro di te petali blu segnavano il tuo camminofarfalle dorate ti indicavano la viacosì lunga ed adatta per dimenticami.ti fermastitornasi indietromi diedi un foglio con su scrittonuoterò in un lago col pensiero di vivere nel tuo amore impossile.dal giorno non ti rividima ogni qualvolta mi trovo nei pressi di un lagoun vento gelido mi spinge a credereche anch'io ti amavo.