I am polychrome

next destination Mumbai


ci vuole un attimo per devastare le gioie apparentiper trascinarti in quell'oblio mentale che non facevi tuoche tenevi lontano come una fiamma che arde inesorabileche illumina e cela circostnze erroneamente dimenticate.grandi divinitą brillano ai bagliori di un tramonto fatuoalle luci di fuochi artificialmente creaticon l'intento di distruggere gioie esistite per millenni.paura e dolore ora nasconosepolti tra macerie fumanti e tappeti infuocatitra le mani delle donne rivolte al cieloche urlano pregando alla pioggia che non cade.il vento trasporta al suo interno polveri colorateusate un tempo per decorare giardini feliciche soffocano ora i lamenti di gole strozzatedal pianto e da mani capaci di togliere la vita.svegliarsi una mattina e ritrovarsi mortiallineati a centinaia di altri corpi che attendonoin una stazione fedda di sanguequel treno che porterą con sč il volto del dolore.le bandiere non sventolano oggi con la tessa forzacon lo stesso orgoglio di primasi agitano al ritmo della sofferenza di un bimboschiaciato dalla pesante mano dell'uomo ingrato.il tempo per un attimo si fermaassiste in silenzioso rancorea quel tintinnare di calici colmi di sangueche un tempo erano colmi di vini delicati.oggi č un altro giorno e domani pureaspettiamo con angoscia il rintocco pesante della scureche s'abbatte sulle teste chine a ricevereper l'enesima volta una pioggia nera di cenere.