I am polychrome

passi lenti


lasciai un giorno la mia casai miei averi la mia famigliasandali ai piedi e qualche vestito nella valigiae un senso di dolore mi stringeva il cuore.trovai la pace nella nuova terrami accompagnavano baci di un sole tiepidoabbracci di anime sconosciute e vagabondee la pioggia mi lavava le spalle bruciate.inverni terribili e primavere ventosefacevano da contorno a lunghe camminatein parchi malinconici e teatralispettatori di futuri identici ai passati.creavo vortici colari in quei tempi allegrigioioso e iracondo come un fuoco di pagliacredendo fosse quello e non altroquello che mi attendevo da sempre.anni mesi giorni minuti e secondi sono trascorsi da quei giornilasciandosi dietro solamente il fischio del treno o il rombo di un aereoi suoni di passi lenti e pieni di faticadi sorrisi languidi e gonfi di lagrime.ritorno a casa oracon la nostalglia che gia' mi chiude lo stomacoe la voglia di sorridere come un tempoin riva al mare a sbeffeggiare poseidon.