Webbo's land

Il figlio del capo (ovvero: manager per nascita?)


Il figlio del boss di solito è un soggetto più giovane del boss, ovviamente, che dovrebbe essere almeno un po' più vispo del boss stesso, in quanto si presume che sia più giovane d'età e lievemente meno rimbambito.Purtroppo la regola non si applica sempre. No, ci sono dei figli del boss che sono decisamente più rintronati dell'anziano genitore, e che competono con lui quanto ad arteriosclerosi galoppante.Il figlio del boss, pur essendo presente in azienda come semplice dipendente, crede che avendo discendenza diretta dal boss, sia autorizzato a fare ciò che più fa al caso proprio, a modo suo, con i tempi suoi, senza dover rendere conto a nessuno dei colleghi (ma questo può essere anche ammesso), nè a coloro che sono in società con il boss. Pertanto cercherà di arrivare ad orari sempre mai puntuali, tenderà ad andarsene nel mezzo dell'orario di lavoro adducendo a "commissioni urgenti ed improcrastinabili" (andare a ritirare le foto del viaggio a Parigi, andare a prendere le esche per la pesca, andare a contare i soldi depositati in banca, andare a fare il pieno alla propria auto) ed a sparire per ore intere. Per giunta, poi, non essendo sufficientemente soddisfatto di aver perso parecchio tempo, cercherà in tutti i modi di andarsene dal posto di lavoro prima possibile, anche qualche mezz'ora prima che l'orario contrattuale sia ufficialmente terminato. Qualora i soci del boss tentassero di far presente che non è quello il modo di comportarsi, si sentiranno dire la seguente frase "ringrazia che ti s'è preso in società". Al che i soci del boss, onde evitare di prendere a calci immediatamente il figlio del boss e compromettere la tranquillità dei rapporti esistenti con il boss, faranno finta di niente, e cercheranno di sfruttare la primissima occasione per mettere nei guai il suddetto figlio del boss.Spesso, il figlio del boss presume di essere un abile gestore aziendale, anche se si è limitato alla frequentazione del liceo classico, completato dopo almeno tre bocciature. Ma, per diritto ereditario, crederà di essere in grado di gestire l'azienda sentendosi un novello Marchionne (amministratore delegato FIAT). Cercherà di analizzare attentamente il bilancio aziendale, e tenterà di dimostrare ai soci del boss (con esperienza ventennale nella contabilità) che il bilancio non va bene, non risponde ai criteri contabili usuali, non è possibile che possa tornare un utile, c'è senz'altro un errore, impossibile che il conto in banca non corrisponda al totale delle vendite, non c'è modo di sapere quanto è stato guadagnato, per quale motivo si spende questi soldi per i dipendenti, cosa comprende la voce "acquisto merci destinati alla rivendta", quest'anno sarà peggio dello scorso perchè si deve pagare la tredicesima, eccetera eccetera. I soci del boss con esperienza ventennale nella contabilità cercheranno di dare spiegazioni logiche e sensate a ciò che il figlio del boss non capisce, poi al ventesimo tentativo di fornire spiegazioni, eviteranno accuratamente di rispondergli per evitare di scaraventarlo giù dall'ufficio. Il figlio del boss in questo caso si rivolgerà all'anziano genitore, il quale chiederà spiegazioni ai propri soci. Questi daranno le spiegazioni normali al boss, il quale si renderà conto di avere un figlio idiota, ma di non poterlo cacciare dall'azienda in quanto dovrebbe stare ad ascoltarne le lamentele per tutto il periodo in cui saranno insieme nella propria abitazione.A volte il figlio del boss, nel pieno delle sue funzioni di figlio del boss, riterrà inutile  dare una mano a smaltire le richieste dei clienti presenti, anche a costo di far smuovere tutti i dipendenti presenti in azienda, i soci tutti, anziano genitore compreso, adducendo la scusa di dover fare una telefonata urgentissima ed importante, che si rivelerà poi essere fatta ad un proprio amico per concordare un'uscita per la pesca al weekend successivo. A niente varranno le rimostranze dell'anziano genitore, il quale farà presente al proprio figlio che per certi accordi sarebbe meglio non utilizzare l'orario normale di lavoro, soprattutto quando l'azienda è piena di clienti che hanno bisogno di essere seguiti con attenzione, e senza perdere troppo tempo.(Uhm, forse sono stato un po' troppo acido...)