Webbo's land

La multa (ovvero: come divertirsi con poco)


Qui in ditta abbiamo un signore che collabora come addetto alle consegne. E' un pensionato, amico di vecchia data del boss, che ogni mattina gira tra Firenze e Prato per fare commissioni per conto nostro con un nostro mezzo. E' un personaggio simpatico e gentile, ma ha due caratteristiche: quando si avvicina la tarda mattinata comincia ad agitarsi perchè ha sempre paura di far troppo tardi, ed è eccessivamente credulone. Ovvio che noi, con tutto l'affetto possibile, ci divertiamo e parecchio sfruttando questa sua caratteristica.L'altro mattina è arrivata una multa. Pare che un giorno un mezzo sia passato con il rosso ad un incrocio in piena Firenze, con il conducente che non si è fermato e per giunta stava parlando al telefono senza auricolare. Multa, quindi, di circa trecento Euro, con proposta di sospensione della patente e decurtazione di 11 punti. Unico errore: la multa non è nostra. La targa sarebbe giusta se il verbalizzante avesse indicato il mezzo esatto. In realtà ha riportato un numero di targa, ma ha scritto che si riferiva ad un'autovettura di marca Alfa. Quindi la multa è stata indirizzata a noi per sbaglio.Potevamo far finta di niente? No, assolutamente: abbiamo pensato di fare uno scherzo al nostro collaboratore. E chi poteva portarlo avanti correttamente questo scherzo? La persona con più faccia tosta, o, per lo meno, quello che avrebbe resistito per più tempo senza scoppiare a ridere. Ossia io.E così è stato. Ho aspettato che tornasse, poi l'ho chiamato, ed ho cominciato a spiegargli cos'era successo, nei dettagli, stando serissimo, senza trasparire alcunchè. Vicino c'erano anche gli altri della ditta, che cercavano di trattenersi più possibile.Ma anch'io non resistevo più di tanto. Più che altro era divertente vedere la faccia di questa persona sbiancarsi sempre di più. E sentire che diceva, continuamente, "no, non è possibile, non c'è modo, è un errore, e ora come faccio, ma perchè, ma non è possibile, ma siamo sicuri..."Lo scherzo è andato avanti per cinque minuti abbondanti. Ho mantenuto al meglio l'espressione seria e preoccupata. Ma alla fine non ce l'ho fatta più: gli ho spiegato che era sicuramente un errore, ed ho cominciato a ridere insieme agli altri presenti.L'omino ha ripreso colore, ha riso anche lui. Poi mi, e ci, ha mandati tutti al diavolo.Certo che lo scherzo è riuscito.Oggi, quindi, vado al comando dei vigili urbani di Firenze per spiegare quel che è successo. E per far revocare la multa.Comunque sì, prima che lo dica qualcun altro, sono stato proprio una carogna...