Webbo's land

Un uomo, un genio, un mito...... (l'ho detto, sarebbe meglio collegare il cervello....)


Questo signore che vedete qui, nella foto a fianco, è un genio. Un vero genio.Suo padre era un famosissimo produttore cinematografico, che aveva fatto i soldi realizzando parecchi film italiani, a cominciare da "Il sorpasso", per proseguire attraverso la serie di flim definiti "chiappa & spada", quei film, cioè, un po' boccacceschi tipici degli anni settanta, con le varie Fenech di turno, fino ad arrivare ad altri successi degli anni novanta: ricordo che alle pagine delle programmazioni cinematografiche, in quei periodi, non c'era un film che non vedeva scritto "Mario e Vittorio Cecchi Gori presentano". Praticamente erano i signori incontrastati del panorama cinematografico italiano.Il di lui padre, dicevo, aveva fatto veramente i soldi, creando un discreto impero cinematografico. E si lanciò nel mondo del calcio, acquistando la Fiorentina, rilevandola dai precedenti proprietari, proprio nell'anno in cui veniva ceduto Baggio alla squadra torinese con le maglie a strisce verticali bianche e nere. Mario Cecchi Gori prese la Fiorentina, e la rilanciò, lui, fiorentino DOC, che aveva conosciuto la moglie sugli spalti dello stadio Comunale di Firenze. Ma, come succede normalmente, essendo lui anziano, ad un certo punto morì, lasciando le redini del suo gruppo al figlio Vittorio.Il quale è, come ho detto prima, un genio. Il buon uomo ebbe delle geniali intuizioni gestionali. Sciolse la società di distribuzione che il padre aveva messo in piedi con il Berlusca, ossia la Penta, che garantiva comunque un'entrata continua di soldi derivanti da diritti di trasmissione televisiva della library dei Cecchi Gori. Nelle vesti di presidente dell'AC Fiorentina fece dei buoni acquisti di giocatori, tanto da portare la squadra ai vertici del calcio, a parte qualche incidente di percorso, quando, per esempio, la sua condotta nei confronti del Palazzo portò alla retrocessione della squadra dopo il licenziamento dell'allenatore in essere, Radice, e la sua sostituzione, mentre la squadra era seconda in classifica. Riuscì, comunque, a far ancora meglio in seguito, quando le finanze del gruppo Cecchi Gori erano drammaticamente dissestate, spostando fondi dalla Fiorentina alle altre sue società, e contribuendo al fallimento dell'AC Fiorentina. Nel frattempo si era fatto eleggere Senatore della Repubblica, forte di un consenso popolare dettato dalla presidenza dell'AC Fiorentina. Ed aveva compiuto un'altra mossa geniale, acquistando Tele Montecarlo, senza rendersi conto di che razza di voragine mangiasoldi avesse rilevato, e rivendendola dopo anni di tribolata gestione che avevano spolpato le sue società. Per completare l'opera, poi, vennero trovate nel corso di una perquisizione nella sua casa romana alcune bustine piene di polvere sospetta, chiuse in cassaforte, "zafferano", disse lui, giustificandosi: si sa, la nota spezia è un bene preziosissimo. E, dulcis in fundo, l'arresto con l'accusa di bancarotta fraudolenta per il dissesto finanziario del suo gruppo.Nei giorni scorsi, il buon uomo è stato scarcerato, ed è tornato a piede liero, anche se continua a pendere sulla sua crapa l'accusa di bancarotta. Ed ha rilasciato un'intervista, geniale, anch'essa. In quest'intervista, il buon uomo dall'intelligenza sopraffina ha rivelato di essere da sempre tifoso della Roma, e che aveva ricevuto in eredità dal padre la Fiorentina, che avva tenuto solo perchè era volontà del suo anziano genitore.Ripeto, quest'uomo è un genio. Credo che sarà il caso non si presenti più dalle parti di Firenze, altrimenti lo zafferano potrebbe ritrovarselo in non si sa quale parte anatomica....