Webbo's land

E se provassimo a mandare i giornalisti italiani sull'isola di Lost?


Tempo fa ho avuto modo di scrivere un post riguardante una serie televisiva che personalmente ritengo sia la migliore degli ultimi anni: Lost. L'ho fatto nel post che trovate qui. Riassumo brevemente la storia, giusto per rinfrescare le idee. Volo Oceanic 815 da Sidney a Los Angeles che ha un problema, e finisce fuori rotta. L'aeromobile si spezza in due tronconi, e si schianta su di un'isola all'apparenza disabitata. I sopravvissuti si devono organizzare per vivere alla meglio, ma si accorgono di essere su di un'isola particolare, dove opera una strana organizzazione scientifica, la Dharma, e dove avvengono fenomeni strani, tipo la guarigione immediata di patologie, ma anche l'impossibilità di far nascere bambini. Incontrano il gruppo di persone che già vivono sull'isola, che fanno parte di questa organizzazione scientifica, e cominciano a cercare il modo di tornare indietro, con tutti gli ostacoli possibili immaginabili che possono incontrare: orsi polari, uno strano mostro composto da fumo nero, gli abitanti dell'isola, una fantomatica spedizione di ricerca. Sei dei sopravvissuti al disastro riescono a tornare indietro, ma la loro esistenza non è affatto tranquilla, e sembra siano costretti a tornare all'isola. Che nel frattempo è stata spostata.Come ho già detto un'altra volta, la trama è complicata. E' difficile da poter spiegare esaurientemente la storia in poche righe. La tecnica narrativa è comunque innovativa: tutto il racconto di ciò che avviene sull'isola è inframezzato da continui flashback, necessari a descrivere al meglio i personaggi principali della serie. Almeno fino alla quarta stagione, quando i flashback sono sostituito da fast forward, ossia spostamenti in avanti della linea narrativa, che fanno vedere alcuni dei sopravvissuti, sei per la precisione, nella vita normale, ossia non sull'isola, dopo il loro rientro.Al momento, la storia è ferma qui. Il nutrito gruppo di aficionados, che ho già definito come Lostmaniaci, sta aspettando l'inizio della stagione 5: vorremmo sapere se e come i sei tornati nel mondo normale saranno realmente costretti a rientrare sull'isola, cosa stiano facendo quelli rimasti sull'isola, dove sia finita l'isola, che ho detto essere stata spostata. E l'aspettativa sale, anche perchè i produttori della serie, Damon Lindelof e Carlton Cuse, non danno alcun tipo di informazione, tranne qualche piccolo accenno.Poi ci sono i disinformati, o, meglio, coloro che dovrebbero fare informazione, ma non sanno un accidente di nulla, e scrivono cose completamente a caso, giusto per dire qualcosa. E, guarda caso, questi sono di nazionalità italiana. Mi spiego: in questi giorni è uscita negli USA un'intervista a J.J. Abrahms, uno dei creatori del serial, nella quale veniva chiesto se Lost si sarebbe tradotto in un film. Abrahms ha risposto che poteva essere, ma è stato molto sul vago, anche perchè dal 2005 non si occupa più del progetto, che continua ad essere sviluppato dal duo Lindelof/Cuse. Infatti, Abrahms ha rescisso il contratto che legava la sua casa di produzione, la "Bad Robot", con la Touchstone Television, ora ABC Studios, ed ha realizzato altri progetti, quali, per esempio, il film "Mission: Impossible - III", il nuovo film di "Star Trek" che uscirà nel 2009, ed una serie televisiva che sta andando in onda attualmente negli USA sulla Fox. Inoltre è sempre stato detto che Lost dovesse avere una durata prestabilita, in modo da non "allungare il brodo" a dismisura: è già un serial non facilissimo da seguire, soprattutto se si perdono alcuni passaggi, e portarlo a lunghezze infinite sarebbe stato controproducente. Gli appassionati di Lost sanno benissimo che sarebbe finito al termine del diciassettesimo episodio della sesta stagione. Che cosa hanno pensato i competentissimi giornalisti italiani? Che potevano dire qualsiasi cosa. Hanno riassunto l'intervista ad Abrahms dicendo che lui avrebbe voluto fare un film, ma che era in contrasto con il duo Lindelof/Cuse, i quali non ne volevano sapere. Ed hanno aggiunto che i fan di tutto il mondo erano imbufaliti con gli autori, per non dire in rivolta, perchè avrebbero voluto che la serie durasse all'infinito.Disinformazione? Pressappochismo? Tutt'e due. Riassumerei il tutto in modo semplicissimo: hanno preso qualche affermazione, l'hanno miscelata quanto basta, e l'hanno pubblicata. Non si sono sognati di accertarsi che quanto stessero scrivendo fosse vero, si sono solo limitati a scrivere due o tre righe senza senso, evidentemente per obbligo contrattuale.Ecco, mi piacerebbe spedire questi competentissimi giornalisti italiani sull'isola, e poi spostarla, in modo che non possano più far danni....Intanto, per chi conosce Lost e s'è appassionato come me, una chicca: il trailer della stagione 5, sottotitolato in italiano, che inizierà negli USA nel 2009.