Webbo's land

Non si uccide così!!


Povero, piccolo e indifeso. Sperduto lassù, da solo. In un ambiente ostile, esposto a tutte le intemperie possibili ed immaginabili.Mentre noi ce ne stiamo qui, tranquilli, beati e contenti, lui è lì, da solo, che ha fatto fino a questo momento tutto ciò che gli veniva chiesto. Che ha lavorato incessantemente, notte e giorno. Ha indagato, esplorato, fatto ricerche per conto nostro. E senza protezioni di sorta, passando dai 95 gradi sottozero la notte ai 45 gradi sottozero del giorno.Che so, un cappottino, una sciarpina, un berrettino, giusto per ripararlo da freddo dell'inverno. Qualcosa, qualsiasi cosa che lo potesse aiutare a sopravvivere. Un aiuto qualunque.Invece no, niente. Lui lì, esposto queste improbe condizioni atmosferiche, investito in pieno da venti fortissimi, in mezzo a tempeste di sabbia, che possono solamente peggiorare dato che la stagione stessa peggiorerà.E l'abbiamo aiutato in qualche modo? No. Anzi, il contrario. Abbiamo proprio deciso di spengerlo, e di lasciarlo al suo destino. Una morte lenta, in solitudine.Il robottino Phoenix, che stava esplorando la superficie di Marte, verrà spento, lentamente. Il comando è partito dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, da dove hanno controllato l'intera attività di esplorazione del robot. Dato che le condizioni sul pianeta rosso sono diventate problematiche e peggioreranno ulteriormente, causa, appunto, dell'inizio dell'inverno solare, non permettendo la giusta ricarica delle batterie con le celle solari, il robottino non avrebbe potuto funzionare ancora a dovere. E' stato quindi deciso di cominciare a disattivare le funzioni standard del dispositivo, in modo di tentare di prolungare al massimo la funzionalità operativa. Il tutto, comunque, finirà probabilmente prima della fine di novembre, quando la distanza tra Terra e Marte impedirà l'invio di ulteriori comandi.E Phoenix smetterà di funzionare. Mi viene un dubbio: non è che leggendo quel che ho scritto all'inizio sono stato frainteso?