C'è chi va a cercarsi il caldo, in tutti i modi. E se lo può permettere, finendo in luoghi ove il sole, il caldo, il mare e quant'altro lo accolgono, mentre il resto del mondo continua ad arrabattarsi per andare avanti.C'è chi il caldo se lo trova per bellezza, finendo in una sauna, dove smaltire le tossine, ammesso che ci siano.Ma c'è anche chi va a cercarsi il freddo. Senza andare al polo nord. Senza finire in Siberia. Perchè adesso c'è pure la crioterapia: in costume da bagno, dentro una stanza dove la temperatura è a -110° centogradi. Vietatissimo toccare qualsiasi cosa, a meno di non restar attaccati come se ci fosse una colla. Rigorosamente in costume da bagno. Dopo pochi secondi inizia l'effetto brina: ciglia e sopracciglia si coprono di una specie di neve grattata, mentre il fiato va su, come una nuvola, e si condensa.E' una specie di cura che parte dal principio che il freddo lenisce i dolori, nata in Giappone negli anni ottanta, ed esportata in Polonia, Germania, Finlandia, Russia, Francia, Gran Bretagna ed Austria, mentre alcuni centri termali italiani si stanno attrezzando per offrire servizi simili.Prima di cominciare il trattamento, accurata visita medica: il freddo è pericoloso. Poi svestizione, indi ingresso nella prima camera: - 15°. Radpido acclimatamento, e seconda stanza: - 60°, stile cella frigorifera delle macellerie. Ulteriore sosta di adattamento, infine terzo passaggio, e temperatura finale: -110°. Tre minuti e mezzo, non di più. Poi uscita, sempre per gradi successivi, alle temperature che si rialzano, prima a -60, poi a -15. Infine fuori, alla temperatura ambiente. Il tutto, ovviamente, sotto il controllo del personale specializzato.Mah, solo a pensarci mi vien freddo....
Fredddddddddddddooooooo........
C'è chi va a cercarsi il caldo, in tutti i modi. E se lo può permettere, finendo in luoghi ove il sole, il caldo, il mare e quant'altro lo accolgono, mentre il resto del mondo continua ad arrabattarsi per andare avanti.C'è chi il caldo se lo trova per bellezza, finendo in una sauna, dove smaltire le tossine, ammesso che ci siano.Ma c'è anche chi va a cercarsi il freddo. Senza andare al polo nord. Senza finire in Siberia. Perchè adesso c'è pure la crioterapia: in costume da bagno, dentro una stanza dove la temperatura è a -110° centogradi. Vietatissimo toccare qualsiasi cosa, a meno di non restar attaccati come se ci fosse una colla. Rigorosamente in costume da bagno. Dopo pochi secondi inizia l'effetto brina: ciglia e sopracciglia si coprono di una specie di neve grattata, mentre il fiato va su, come una nuvola, e si condensa.E' una specie di cura che parte dal principio che il freddo lenisce i dolori, nata in Giappone negli anni ottanta, ed esportata in Polonia, Germania, Finlandia, Russia, Francia, Gran Bretagna ed Austria, mentre alcuni centri termali italiani si stanno attrezzando per offrire servizi simili.Prima di cominciare il trattamento, accurata visita medica: il freddo è pericoloso. Poi svestizione, indi ingresso nella prima camera: - 15°. Radpido acclimatamento, e seconda stanza: - 60°, stile cella frigorifera delle macellerie. Ulteriore sosta di adattamento, infine terzo passaggio, e temperatura finale: -110°. Tre minuti e mezzo, non di più. Poi uscita, sempre per gradi successivi, alle temperature che si rialzano, prima a -60, poi a -15. Infine fuori, alla temperatura ambiente. Il tutto, ovviamente, sotto il controllo del personale specializzato.Mah, solo a pensarci mi vien freddo....