Mi sfugge qualcosa.Ad inizio 2008 c'era l'Air France che si era detta disponibile ad acquistare l'Alitalia, accollandosi i debiti della gloriosa compagnia di bandiera italiana e versando pure qualche soldino nelle casse del tesoro. Venne detto da qualcuno (non mi ricordo il nome esatto, ma mi pare fosse Silvio: può essere?) che doveva essere salvaguardata l'italianità della società. Venne pure detto che c'era già pronta una cordata di imprenditori italiani (anche i figli del tale, mi sembra) pronta a salvare l'italianità della compagnia. E venne pure detto che ogni nazione che si rispetti debba avere una propria compagnia aerea di bandiera, a capitale esclusivamente nazionale.Adesso, e siamo ad inizio 2009, la nuova compagnia di bandiera, che ha lo stesso nome della vecchia, ma che è stata stoicamente fatta rinascere da un valoroso gruppo di imprenditori italiani (quelli che si affannavano ad entrare nella cordata un anno fa?), e il cui capitale è solidamente nelle mani di valenti imprenditori italiani, è pronta ad essere in parte ceduta alla stessa Air France, che entrerà nel capitale della nuova società, e che probabilmente la rileverà quando tra cinque anni i valenti campioni dell'imprenditoria italiana potranno cedere le loro quote nel capitale.Nel 2008 Air France non andava bene. Sganciava un po' di soldini, copriva i debiti, e si prendeva la baracca, con lo stato italiano che si sarebbe visto accollare nulla, o quasi, di costi.Nel 2009 Air France, invece, va benissimo. Si prende tutto, con la differenza che lo stato italiano si è accollato i debiti della vecchia e gloriosa società di trasporto aereo.Dov'è che mi suona strano?Boh....Allons Air France, tien l'Alitalia....
Allons Air France, tien l'Alitalie...
Mi sfugge qualcosa.Ad inizio 2008 c'era l'Air France che si era detta disponibile ad acquistare l'Alitalia, accollandosi i debiti della gloriosa compagnia di bandiera italiana e versando pure qualche soldino nelle casse del tesoro. Venne detto da qualcuno (non mi ricordo il nome esatto, ma mi pare fosse Silvio: può essere?) che doveva essere salvaguardata l'italianità della società. Venne pure detto che c'era già pronta una cordata di imprenditori italiani (anche i figli del tale, mi sembra) pronta a salvare l'italianità della compagnia. E venne pure detto che ogni nazione che si rispetti debba avere una propria compagnia aerea di bandiera, a capitale esclusivamente nazionale.Adesso, e siamo ad inizio 2009, la nuova compagnia di bandiera, che ha lo stesso nome della vecchia, ma che è stata stoicamente fatta rinascere da un valoroso gruppo di imprenditori italiani (quelli che si affannavano ad entrare nella cordata un anno fa?), e il cui capitale è solidamente nelle mani di valenti imprenditori italiani, è pronta ad essere in parte ceduta alla stessa Air France, che entrerà nel capitale della nuova società, e che probabilmente la rileverà quando tra cinque anni i valenti campioni dell'imprenditoria italiana potranno cedere le loro quote nel capitale.Nel 2008 Air France non andava bene. Sganciava un po' di soldini, copriva i debiti, e si prendeva la baracca, con lo stato italiano che si sarebbe visto accollare nulla, o quasi, di costi.Nel 2009 Air France, invece, va benissimo. Si prende tutto, con la differenza che lo stato italiano si è accollato i debiti della vecchia e gloriosa società di trasporto aereo.Dov'è che mi suona strano?Boh....Allons Air France, tien l'Alitalia....