Webbo's land

Quell'ultimo chilometro che fa la differenza....


Quando sei in ferie, a casuccia tua, senza impegni particolari, puoi startene benissimo senza fare niente.Ma anche no.Puoi prendere e darti all'ippica.Nel senso che puoi dedicarti ad una qualsiasi attivitā fisica semplice e senza grossi impegni.O per lo meno, sulla carta semplice e senza grossi impegni.Perchč, ad esempio, se decidi di andare in bici l'impegno c'č, e non poco.Prendiamo il caso del sottoscritto.Ieri mattina, come preventivato, uscita in bicicletta. Non sono un fanatico, nč tantomeno un professionista, non sono uno di quelli che vedi sfrecciare in gruppo, salvo poi ritrovarli ansimanti duecento metri dopo. Vado alla mia velocitā, senza correre, senza strafare, senza voler esagerare. E se mi stufo, torno indietro, o faccio in modo che vengano a prendermi. Non č mai successo, finora, ma puō sempre capitare.Dicevo, ieri mattina son partito. Percorso non troppo complicato, di una cinquantina di chilometri in totale, di cui una ventina di sterrato, lungo l'Arno. Giā fatto un'altra volta, con sommo divertimento.Come ieri. Solo che mi sembrava troppo poco, e mi č venuta voglia di allungarlo.Al bivio per riprendere la strada verso casa, quindi, ho preso un'altra strada. Tranquilla, lievemente in pendenza, non oltre l'un per cento, meta abituale di ciclisti. Poi un'altra, a cercare di riprendere la direzione di casa.Ed un'altra ancora, per tornare decisamente verso casa.Fino ad arrivare dopo circa 3 ore e spiccioli a casa.Assolutamente non riposato.Anzi.Il contrario.Perchč dalla cinquantina di chilometri scarsi che avevo preventivato, mi sono ritrovato a farne settanta.Anzi, no: settantuno.E non sono i settanta che son duri da fare.E' quell'ultimo chilometro che ti stronca completamente......