Webbo's land

Interpretazione univoca?


Non sono un esperto in materia, conseguentemente accetto pareri da chiunque li voglia dare, con maggiore competenza del sottoscritto.Giocherellando con il pc, mi sono ritrovato a realizzare alcuni videoclip partendo da una base musicale, scegliendo delle immagini che potessero adattarsi al meglio, legate insieme con i giusti montaggi, e, una volta completati, li ho spediti su Youtube, liberamente accessibili ed utilizzabili da chiunque volesse farlo. I risultati ottenuti sono vari, qualcuno è venuto meglio, qualcun altro è venuto peggio, e i commenti ricevuti da chi li ha visionati variano a seconda del proprio gusto, da positivo a negativo che sia, con tutte le sfumature intermedie. E' divertente, oltre a rendermi un po' orgoglioso, che due viedoclip realizzati siano stati presi il primo come riferimento ad un lavoro di un artista scomparso poco dopo la sua realizzazione, ed un altro sia finito linkato nel sito web di chi l'ha materialmente scritto e co-eseguito assieme ad altri musicisti.Il tutto, ovviamente, è nato dall'ascolto del singolo brano, dalla personale interpretazione che ho dato, e da come mi sono immaginato la musica ed i testi presenti trasformati in immagini.Bene, una settimana fa ho fatto un ultimo video e l'ho "sparato" su Youtube. Ho trovato le immagini che mi parevano giuste quasi per caso, qualche mese fa, che erano le più simili alle immagini che mi venivano ascoltando quel brano. Mi sono messo al lavoro, ed è venuto un video, magari migliorabile, ma comunque a mio parere sufficientemente aderente al senso del brano. Un utente di Youtube l'ha criticato, dicendo che non ho seguito alla lettera il testo, mettendoci immagini che, a suo parere, non sono corrette.E qui mi sorge il dubbio. Può esserci un'interpretazione univoca di un brano musicale?Secondo me, no. La musica è qualcosa di emotivo, di non razionale. I numeri sono oggettivi, rappresentano quantità definite, e non possono essere interpretati. Ma la musica? Certo, ci sono delle regole da seguire (correggetemi se sbaglio). Ma ciascuno di noi interpreta ciò che sente, filtrandolo con il suo modo di essere, frutto delle proprie conoscenze specifiche, dei propri studi, delle proprie esperienze di vita, della propria sensibilità, con il proprio gusto personale. E può piacere o non piacere, può trovare messaggi differenti rispetto ad un altro, provare emozioni diverse. Se così non fosse, sarebbero inutili le varie esecuzioni di qualunque brano musicale, di qualunque genere: ci si dovrebbe attenere alla lettera all'interpretazione autentica di chi ha scritto il pezzo. E non avrebbero senso le varie versioni che, ad esempio, ogni orchestra sinfonica, ogni direttore, ogni solista fornisce di uno stesso pezzo: tutte le rappresentazioni dovrebbero essere uguali l'una all'altra, sempre.E lo stesso discorso vale per qualunque campo artistico, sia la scrittura, la poesia, la pittura, la scultura. Ciascuno di noi ha la propria personale interpretazione di ciò che vede, di ciò che sente, di ciò che legge. Filtra il significato attraverso le emozioni che riceve da una qualunque opera, esprimendo giudizi, che non possono essere per forze tutti uguali.Ecco, quindi, che mi pare sbagliato il giudizio che mi è stato dato, seppur in modo ben più che lecito. Dopotutto anche lo stesso autore del pezzo, trasformato in immagini dal sottoscritto, ebbe a dire, a suo tempo, che in ciascun brano da lui scritto c'erano tutte le emozioni che l'ascoltatore poteva avere, e che erano variabili a seconda di chi l'ascoltava.Mi date la vostra opinione?