Note a margine

"Prese terra in mille porti, porti da dimenticare. E sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento. Al vento per andare via"


Domenica, ottobre 2015Dentro una casa, un paese del Veneto che assomiglia a una curva ...Avevamo appena mangiato ed eravamo seduti sul divanoLa mia amica in quel momento mi guardava in silenzioEro arrivato nel pomeriggio a farle visita, in quei giorni era in convalescenza dopo un piccolo interventoSi era fatta quasi sera quando mi propose di fermarmi a cena"Non vedo bene nemmeno te, ti va una pizza?""Non usciamo però, la mangiamo qui che non stai ancora bene""Va bene, mentre la vai a prendere io preparo la tavola""Ok, che ci vuoi sopra la pizza?"Dopo cena, seduti sul divano del salotto a far due chiacchierare, mi rendo conto che aveva nel viso l'espressione di chi ti deve dire qualcosa e sta solo aspettando il momento giustoIo mi sentivo distante e  i miei pensieri erano fissi su un punto indefinito davanti a meLa tele era accesa ma sentivo solo suoni indistinti, rumori di fondo a cui non davo rettaUn paio di minuti dopo chiese piano:"Dimmi Web, era davvero così?""No" risposi sentendo la mia voce uscire improvvisa a mille chilometri da lì, "no, non era solo questo, lei non era fredda e non era nemmeno una stronza come potresti pensare. Era solo tanto stanca, stanca della vita che faceva, stanca da morire e da non poterne più""Ma allora, perché Web, perché?""Non lo so perché, forse perché certe volte le cose vanno come non vorresti e tu non puoi farci niente"Restai in silenzio ad osservare la tele senza farci caso, in quel momento passavano i titoli di coda di non so quale show mentre dentro la mia testa i pensieri rimbalzavano veloci sovrapponendosi uno all'altro come righe di luce impazzite nella notte"No, certe volte non puoi farci niente" mi disse alla fine prendendomi una mano e tenendola un momento tra le sue"No, infatti".Me ne andai via da lei verso le 20.30Quando arrivai a casa, senza rendermene conto buttai l'occhio nella cassetta delle lettereNon so perché l'abbia fattoMa sono così tante le cose che non so...
...«Nelle notti di troppa lunaquando il passato balla col presentesull'isola nella correntec'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia. Maria, la sirena regina selvaggia,pioggia dolce e pungente sul cuore,allegra, sfortunata e veloce come un pesce volante,stella che sbaglia cielo e cade,imbrogliona innocente Maria, che sognava tutto e niente»(T.K.)...Maria Marea(The King)E Maria guardava fuori e spariva con la mentesulla scia dei marinai al di là dell'orizzonte.E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestierie sognava ad ogni incontro di attaccarsi al ventoal vento per andare via.E Maria imparò di tutto, anche come avvelenarecon la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto.E Maria lasciò ben poco a quell'uomo che dormivauna scia di buon profumo in riva al mare e via.E cosi se ne andò senza idea di dove andare,prese terra in mille porti, porti da dimenticare.Maria marea oltremare c'è sempre altro maree di più.Maria marea con le ombre più amare nel cuoree di più, e di più.E Maria non incontrò mai cuori buoni e intelligenti,solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti.E Maria, la principessa era rosa troppo rossaper potersi far toccare da amori senza amore.E cosi se ne andò con l'idea di dove andarecamminò sulla marea, prese l'onda e l'abbracciò.Maria marea sotto il mare c'è sempre più maree di più. Maria marea affondare è un po' come volaree di più, e di più.Nelle notti di troppa lunaquando il passato balla col presentesull'isola nella correntec'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.Maria, la sirena regina selvaggia,pioggia dolce e pungente sul cuore,allegra sfortunata e veloce come un pesce volante,stella che sbaglia cielo e cade,imbrogliona innocente.Maria che sognava tutto e niente,ma è sempre meglio sognare troppo che non sognareed è meglio vivere un'ora che non esser mai natied è meglio essere indimenticabiliche dimenticati.... "Maria Marea"... con questo arrangiamento poi, è tutta un'altra cosa ...Tutta un'altra cosa