Note a margine

Parole silenziose


 
Noi come noicavalieri a caccia di ventoagganciamo i sogni ad un cantoe li spingiamo viaE piano piano, tu voli lontano ...La notte era limpida e fredda e andai a letto lasciando accesa la stufa della cucina. La rincontrai dentro un un sogno, a metà strada tra il sonno e la veglia e ci guardammo negli occhi dopo tanto tempo.Ci eravamo voluti bene ma c'erano stati anche giorni in cui sembravamo due pistoleri pronti sfidarci come in un duello all'O.K. Corral. In quel momento, però, era come se intorno a noi non ci fosse che il nulla, solo il filo di un vento sottile a smuovere la polvere e trasformarla in cerchi rapidi sul terreno.E noi due lì, fermi uno davanti all'altro, attenti al minimo ed impercettibile movimento dell'altroNel sogno, i suoi occhi erano vitrei, quasi assenti, sembravano affogare in qualcosa, o dentro qualcosa, che non riuscivo a capireLo sguardo che un tempo tagliava l'acciaio a metà era scomparso dal suo viso, sciolto dallo scorrere del tempo e dalle distanze che ci separavano. Mi appariva spento e stanco, come  quello di chi è arrivato alla fine di un lungo viaggio o in fondo a un dispiacere venuto da lontano.Sembrava stanca e feritaLa guardavo ed ero immobile davanti a lei, la mente poco lucida e il cuore che batteva come un tamburo risuonando nella testa antiche melodie.Avevo voglia di parlarle, volevo parlarle, ma dalla mia bocca uscivano solo parole senza suono. Parole silenziose.Continuammo a guardarci lentamente e affondammo lo sguardo nelle nostre paure, le mie e le sue, nutrendoci di quel che eravamo stati e di quel che in quel momento eravamo diventatiE di quello che ancora ci univa e ci avrebbe in qualche modo unito per sempreCi guardammo negli occhi e ci vedemmoDue perfette gocce d'acqua.Il suo nome era Teresa, ed è stata la donna più importante della mia vita. ...