Note a margine

Parole (non) scritte e parole (non) dette


 
 Ci sono lettere che nel passato ho scritto e alcune che invece sono restate lì, in attesa di prendere la giusta via e la giusta direzione.Di queste ultime ce ne sono un paio che avrei voglia di chiudere in una busta, metterci un francobollo e lasciarle andare al loro destino, gentile o crudele che sia.Mi viene anche in mente che al posto di stare lì a scrivere, a volte potrebbe bastare una telefonataE' vero, alcune volte per dire qualcosa basta alzare il telefono e finisce lìAlcune volte invece no.Qualcuno un giorno mi disse: "scrivimi quello che pensi, non dirmelo ma scrivilo"All'epoca non capii cosa ci fosse di diverso tra dire una cosa e scriverla su un pezzo di carta.Ma forse il tempo, tutto questo messaggiare faccine su WathApps, la posta elettronica veloce che fa arrivare ogni messaggio in tempo reale e l'età che avanza inesorabile (beh, si fa per dire, in verità sono ancora un giovane virgulto in pieno sviluppo, eh! ...^_^) mi hanno insegnato che certe cose, se scritte a mano e spedite dentro una busta chiusa, hanno un peso diverso.Completamente diverso.Una delle ultime lettere importanti che ho ricevuto fu nel giugno di sette anni fa da una donna che conobbi più o meno in quel periodo e che frequentai per un breve periodo di tempo.Ci conoscevamo da un mese e un giorno ricevetti una lettera che ricordo ancora. A parte che scrivere era il suo mestiere e la sua professione, e lei lo sapeva fare con rara maestria, sono convinto che se quelle cose me le avesse dette a voce il loro peso sarebbe stato completamente diversoAnche se poi le nostre strade si sono divise e da allora siamo restati buoni amici, ricordo ancora quella lettera come uno dei momenti più belli di quella breve frequentazione.Una lettera scritta a mano è una cosa ben diversa da una telefonata.La lettera la leggi, ci pensi su, se non hai capito puoi rileggerla, ogni parola scritta è pensata, ripensata, mentre una telefonata scorre via, è veloce, è fatta di tante parole a volte inutili. Forse è anche per questo che conservo e ricordo bene tutte le lettere che ho ricevuto in vita mia.La lettera, se importante, condensa, concentra e va direttamente al cuore delle cose e dei sentimenti.La telefonata raramente lo fa, anche se si tratta di una telefonata importante ci sono dentro sempre un sacco di cose che distolgono da ciò che si vuole dire. E' perfetta per la quotidianità mentre la lettera la scrivi a mano, ci pensi su, scegli le parole, non puoi fare copia/incolla e se ti accorgi che stai andando fuori strada o se sbagli una frase, devi rifarla da zero. E, riscrivendola, fai un nuovo giro dentro di te a cercare meglio le parole che daranno voce a quello che vuoi dire.E questo, secondo me, ha uno spessore completamente diverso.
 ...La lettera che non scriverò mai(E. Ruggeri - R. Cocciante)Il tempo scorre e sta venendo serati sto cercando con la fantasiacon una specie di felicità sto già pensando a te.Tra le diverse direzioni preseverso paesi irraggiungibilied io nascosto tra le mie difesesto ricordando te.E se l'immagine è confusail tuo colore non sbiadiscee sta parlandomi di tequesta giornata che finisce qui.Domani cambiano l'arredamentoe forse cambio lentamente ioma dentro a questo nuovo mutamentoho già nascosto te.Oggetti qui disordinatamentedovrei decidermi a buttarli viama qualche cosa misteriosamentemi riporta a te.Una finestra che si chiudema sto guardando tra le tendee mi sorprende la cittàche ti cerca come faccio io.E se il cervello prende il sopravventonasconde voci da buttare viama tira un vento che conosco giàmi sembra nostalgia  ...La lettera che non scriverò maiE. Ruggeri - R. Cocciante