Note a margine

Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragile, ed il cuore di smeraldo si fermò


 
"Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragileed il cuore di smeraldo si fermò,poi le spalle della notte s'incendiaronoe quel sole il re del sole non svegliò"(V. N.)...Era appena tornata da un viaggio di lavoro e gli aveva chiesto se poteva andare a prenderla all'aeroporto di Mestre.Lo vide all'uscita degli arrivi internazionali, gli corse incontro buttandogli le braccia al collo e cercando la sua bocca.Lui ricambiò con un bacio frettoloso sulla guancia a cui lei non sembrò farci caso, o se lo fece non lo dette a vedereAndando all'auto cercò la sua mano, con la scusa di aiutarla a portare il bagaglio, lui le prese il trolley per una mano e la sua borsa con l'altraErano da poco passate le sei del pomeriggio quando entrarono in casa.Prepararono una cena leggera e un caffè, ognuno immerso nei propri silenziLei era dentro i suoi pensieri ancora eccitati per un paio di grossi successi professionali mentre lui era già distante dai pensieri per lei.Non stava bene e in quelle due settimane di lontananza aveva preso una decisione, non era stata una scelta facile ma in quel momento, anche se in tensione, era serenoGuardandolo, lei capì tutto dal colore dei suoi occhi.Quella donna era stata l'unica che fino a quel momento avesse notato che i suoi occhi cambiavavo impercettibilmente colore al cambiare del suo stato d'animo.Se n'era accorta una settimana dopo averlo conosciuto e fino a quel momento era l'unica persona al mondo ad averlo notatoCi furono parole difficili da pronunciare ma stranamente pacate.Si sentiva sereno e aveva preso una decisioneAlla fine della sera, mentre il cancello di casa si stava chiudendo lasciandoli uno da una parte e uno dall'altra come una specie di cortina di ferro tra di loro, la guardò e sentì la propria voce uscire con calma apparente di cui si stupì.Dopo averla detta, salì in auto e si accese una sigaretta.Quella fu l'ultima volta che uscì dalla sua grande casa di pietra.Si incontrarono qualche giorno dopo nel parcheggio di un centro commerciale, aveva da restituirgli qualche abito e qualche cambio di biancheria rimasto nel suo armadio per quando si fermava da lei nel fine settimanaMentre andava a quell'ultimo appuntamento ripensò alla frase che le aveva detto qualche sera prima sul cancello di casaEra stato un pensiero improvviso, gli era uscito dalla bocca come se ci fosse stato qualcosa che aspettava solo di trovare la rabbia giusta per uscire con forza.Era ormai cambiato tutto, piano piano era emerso alla coscienza qualcosa che aveva avuto sotto gli occhi per tutto il tempo in cui si erano frequentati  e a cui non aveva mai dato troppo peso.Fino a quando lei non era partita per quel viaggio.Per una pura casualità, in quei giorni aveva incontrato un amico che senza rendersene conto gli aveva raccontato un banale episodio che però a lui non tornava.Insospettito anche se non più tanto e più per curiosità che per altro, volle  approfondire. In quella settimana riuscì ad andare a ritroso mettendo insieme tutti i pezzi di un puzzle che sembrava completarsi da solo giorno dopo giorno.Ne rimase a dir poco sconvolto e soprattutto profondamente disgustato.La persona che pensava di conoscere non era proprio quella che aveva scoperto in quei giorni.A quel punto il pallino ce l'aveva in mano lui e doveva prendere una decisioneE una decisione la prese.Si morse le labbrà e maledì il giorno in cui aveva avuto il primo sospetto.Gli venne in mente quando qualcuno gli disse che un giorno ci si potrebbe rendere conto che il grande amore della propria vita non è la persona che tu pensi che sia e che da quel giorno la distanza, quella linea di confine, diventerà così netta da non trovare più dei punti di convergenzaDa quel momento sarà tutto un'inutile agonia e quel punto si è davanti solo a due scelte, si può restare, facendo finta di niente oppure magari parlarne, comunque coscienti che nel tempo ci sarà sempre una vocina dentro di te che si insinuerà in ogni momento ricordandoti quello che è successo, oppure si può decidere di finirla lìPer lui, rendersi conto in quei giorni che non ci sarebbe mai stata una strada comune da condividere cambiò completamente ogni prospettiva presente e futura e decise di parlarne a lei la sera stessa in cui tornarono dall'aeroporto.Arrivò al parcheggio prima di lei, spense l'auto e l'aspettòQualche minuto dopo arrivò lei.Sul grande parcheggio del centro commerciale, tra il via vai di gente sconosciuta che inseguiva i propri pensieri con le borse della spesa sul carrello, a lui tutto appariva così strano, così profondamente triste e a tratti irreale.Lei gli consegnò uno zainetto con le sue cose e poi, in silenzio, salendo ognuno sulla propria auto, si salutarono con un breve cenno della mano.Lei ritornò prepotentemente alla sua vita ancora tutta da scrivere, ai suoi viaggi oltreoceano e a inseguire i suoi probabili e futuri successi professionali, mentre lui ritornò a sè stesso....James BluntNo Tears