Note a margine

Sui titoli di coda


 
 Domenica pomeriggio, un paese del Veneto che assomiglia a una curva, dentro una casa.Avevamo appena mangiato ed eravamo seduti sul divano.La mia amica in quel momento mi guardava in silenzioEro arrivato a farle visita nel pomeriggio, in quei giorni era in convalescenza dopo un piccolo intervento.Si era fatta quasi sera quando mi propose di fermarmi a cena."Non vedo bene nemmeno te, ti va una pizza?""Non usciamo però, la mangiamo qui che non stai ancora bene""Va bene, mentre la vai a prendere io preparo la tavola""Ok, che ci vuoi sopra?"Dopo cena, seduti sul divano del salotto a far due chiacchiere, mi rendo conto che aveva nel viso l'espressione di chi ti deve dire qualcosa e sta solo aspettando il momento giusto per farlo.Io mi sentivo distante e i miei pensieri erano fissi su un punto indefinito davanti a me. La tele era accesa ma sentivo solo dei suoni indistinti, rumori di fondo a cui non davo retta.Un paio di minuti dopo mi chiese piano:"Dimmi Web, era davvero così?""No" risposi sentendo la mia voce uscire improvvisa  e distante come uscisse a mille chilometri da lì, "No, non era solo questo, non era fredda e non era nemmeno una stronza come potresti pensare. Era solo tanto stanca, stanca della vita che faceva, stanca da morire da non poterne più""Ma allora, perché Web, perché alla fine è andata così?""Non lo so il perché, forse perché certe volte le cose vanno come non vorresti e tu non puoi farci niente o forse perché era così che doveva andare"Restai in silenzio ad osservare la tele mentre passavano i titoli di coda di uno dei tanti giochi televisivi, ma dentro la mia testa i pensieri rimbalzavano veloci sovrapponendosi uno all'altro e schizzando da tutte le parti come righe di luce impazzite nella notte."No, certe volte non puoi farci niente" mi disse alla fine prendendomi una mano e tenendola un momento tra le sue."No, infatti".Tornai a casa verso le 21.00Quando mi fermai con l'auto per aprire il cancello, senza rendermene conto buttai l'occhio nella cassetta delle lettere per capire se c'era della posta.Non so perché l'abbia fatto, non lo faccio quasi mai, ma sono così tante le cose che io non so e non mi so spiegare, una in più o una in meno non credo faccia poi così tanta differenza. «Nelle notti di troppa lunaquando il passato balla col presentesull'isola nella correntec'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.Maria, la sirena regina selvaggia,pioggia dolce e pungente sul cuore,allegra, sfortunatae veloce come un pesce volante,stella che sbaglia cielo e cade,imbrogliona innocenteMaria, che sognava tutto e niente»(The King)