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Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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2012

Post n°189 pubblicato il 07 Marzo 2016 da Web_London


 

Il 2012 cambiò i miei pensieri
E cambiò anche la mia testa.

Fu l'anno in cui si ammalò mio padre e la nostra vita e i nostri ritmi presero una direzione diversa da un giorno al'altro.
Mesi di esami in cui ci chiedevamo cosa diavolo stessero cercando.
E poi il primario che ci convocò una mattina nel suo ufficio
Quel giorno, lo ricorderò sempre, erano i primi di maggio e fuori dalla finestra della sala d'attesa c'era il sole
Mentre aspettavamo, non ricordo da quale piano dell'ospedale, ci furono delle scosse di terremoto
Un segno, forse, di quel terremoto che da lì a pochi minuti dopo sarebbe arrivato sulla nostra vita.
Da quel giorno cominciammo a frequentare l'ospedale
Ogni settimana dentro quella stanza piena di persone
Inontrammo storie come la nostra, conoscenti di cui non sapevamo nulla e che anche loro aggrappavano ogni seranza a quelle flebo
Cambiò tutto, quello che prima credevamo fosse importante, improvvisamente non era più.
Ci furono altre priorità che presero il loro giusto posto
E quel "giusto posto" lo hanno ancora adesso.

L'anno prima avevo anche incontrato una persona e il 2012 era cominciato con quel nuovo e improvviso pensiero
Cominciammo ad avvicinarci.
Un po' alla volta, un passo indietro e due avanti
Poi mi padre si ammalò e anche con lei andammo avanti un giorno alla volta.
La ringrazierò sempre per quello che fece, per la sua presenza e per la pazienza, lei che in genere di pazienza ne ha poca, che portò con me.

Nel 2012 il mio ometto cominciò la prima media e anche per lui cambiarono molte cose.
Forse la malattia del nonno, forse l'inevitabile crescita, anche per lui quei giorni portarono dei cambiamenti.
Cominciò a diventare "un ometto" e non più "un marmocchio"

Non c'è che dire, il 2012 fu un anno di grandi cambiamenti, per me e per chi mi era vicino.
Di vita, di pensieri, di testa.

Di priorità.

...

 
Rispondi al commento:
ormalibera
ormalibera il 08/03/16 alle 08:51 via WEB
ogni esperienza ci lascia una sua impronta e quando serve ad arricchirci si comprende che anche dal male si può trarre il bene. Era una splendida mattina di sole quando morì mia madre. Il tempo può solo attenuare ma non cancella mai nulla.
 
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