WEB POETICA

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game Cap 19.2 - Il ritorno della Star One


Cap 19.2 Nella sala relax .. invece, l’aria era appunto tale... leggera. Dopo aver risposto alle domande, vi era confluito parte dell’equipaggio con i loro cari e tanti bambini. Finalmente comoda sul divano Radovicka  si stava confidando: “Sono otto ore che siamo atterrati con la nave.. ma non riesco ancora a riprendermi.. Sto volando perché da sempre mi sono sentita un’ astronauta.. Ero piccola quando mi lanciavo da ogni altezza da cui sembrava sicuro l’atterraggio’ e non riuscivo a fissare il traguardo ideale tra il sollevarmi il volo e la discesa .. A volte aprivo le braccia e sentivo soltanto sfiorarmi il vento.. Ho provato anche con ali di gallina che attaccavo con alicoplaste alle braccia.. ma era lo stesso.. però sentivo quel vento tagliente mettere in moto la fantasia.. in quel centesimo di secondo mi sembrava toccare la luna..  e poi, se mi lanciavo da un altezza più grande, … incontrare le stelle .. -mi viene da ridere a ripensarci-  Una volta disegnai con le matite a colori una stella sulla fronte… - mi sono fatta anche male perchè la matita non aveva la punta perfetta- e dicevo alle mie amiche che era il segno che mi aveva lasciato il bacio di una  stella... Tutti in fondo siamo ‘astronauti’, perché la terra è un navicella che si muove.. Oggi, particolarmente oggi, ho avvertito quelle emozioni forti che provavo prima di partire … perché, in qualche modo, dentro sono tanti...  i miti.. e poi ci siamo sentiti importanti e guardati.. Ricordo in particolare i momenti quando tanti bambini ci guardavano come extraterrestri, chi sa quanti di loro ci hanno considerato  ‘Superman’ .. e quanti ci hanno fatto domande.. Il loro mondo è cosi irreale.. fantastico.. al di la delle nostre coordinate… tutto si congiunge fantasticamente.. ed è bello anche per noi.. Le si erano avvicinati una dozzina di cuccioli terrestri e la dottoressa Rado, come la chiamavano i piccoli, gli raccontava: "Dopo aver orbitato attorno alla Terra ad una velocità di quasi 60.000 km/h, vale a dire più di 16 km al secondo, viaggiando tra le stelle…”  ed i bimbi seguivano le sue mani come impegnate a disegnare una mappa immaginaria.: “... è bellissimo .. sei dentro un arcobaleno i cui colori si mischiano.. e senti dentro un’entusiasmo particolare .. a certo punto, dicevo, si entra nel vuoto .. Si, come in ogni  altro vuoto provi il desiderio di chiuderti e quindi inizi a farti tante domande e non trovi sempre la risposta ai tuoi perché”  si rivolgeva ora alle corsare e mamme:.." Da lì  guardando la terra pensavo.. ecco il cosmo,  l’uomo e la sua rovina.. ma nello stesso tempo, non so ma lo amavo… Vedendolo girare cosi velocemente.. era una cosa spettacolare.. iniziavo a fissarlo.. e mi dispiaceva in fondo.. perche là avevo una parte della mia vita.. Su quel pianeta mi si offerta un' altra esperienza di vita .. avevo lasciato le lacrime.. il dolore e tanti affetti.. Là nello spazio per la prima volta non ho considerato  me stessa una ex comunitaria.. ma terrena… e tutti noi non dovremmo avere ostacoli.. barriere e muri. Lo spazio lo percepivo non azzurro ma grigio… e ho iniziato ad immaginare i nostri  tramonti del sole.. li ricordavano cosi favolosi.. e diversi secondo il rilevo di ogni stato.... gli spettacolari  tramonti di Positano.... stupendo quello di piazza San Marco a Venezia.. dolce a Gaeta.. meraviglioso ad Alghero.. cromatico quello di Portofino.. lo spettro irideo di Sicilia.. e poi incantevole quello balcanico.. affascinante l’ africano.. attraente quello asiatico.... e maestoso quello in tutto il pianeta terra.. tutta la terra.. Da su guardavo il verde… ma sembrava azzurro e la vegetazione degradava nel marrone col contorno rosso ed i grandi deserti sono di colore viola…   Le nostre orbite erano di novanta minuti. ..Ogni ora e mezza facevamo il giro attorno al mondo ed in questo lasso di tempo vedevamo più di dieci volte la notte e il giorno… spettacolare, qualcosa di meraviglioso… come un racconto sulle fate. Una cosa impressionante erano le tempeste, un spettacolo fatto di onde piene di sfumature.. e le luci  diventavano pezzi di stelline.. I lampi sono diversi da quelli che vediamo sulla Terra…  diventano i raggi interminabili… si proiettano nell’infinito….. da lassù mentre ci allontanavamo si notavano. Le stelle, molto più intense e brillanti, un spettacolo indescrivibile ..come  abbracciati in coppie.. e danzavano.  Nel cosmo il sole quasi brucia…. Avevamo molto paura per la nostra navicella, la parte esterna della nave spaziale si surriscalda coi raggi solari,  a più di cento gradi centigradi però si raffredda a meno di cento sotto zero, quando siamo nelle zone oscure…        -Radovicka- Da quando era arrivata sulla terra  anche la Ricercatrice di Sogni faceva continue riflessioni.. Mentre guardava l'infinita' di quel cielo azzurro che la sovrastava penso' che  sulla star c'erano stati giorni in cui si sentiva come persa nello sconfinato oscuro spazio.. quasi smarrita nel nero della notte immensa.. illuminata solo di stelle come segnali di rotta.. Quei riflessi provenivano da migliaia di anni luce lontani.. luci di rotta che avrebbero potuto essere morte oramai, ma erano ancora li brillanti per lei. Ora che la resa dei conti era arrivata sentiva invece dentro se l'entusiasmo di un guerriero la notte prima della battaglia: 'si sentiva serena, severa custode di un sogno più grande' .. e per lei non era importante l’esistenza di un dio senza nome.. ne le importava sapere il come e il perché. Quello che davvero per lei era importante era essere qui... adesso!Testimone di questo esiguo tempo.. testimone di cio che stava accadendo e insieme agli altri avrebbe lasciato il ricordo per chi, dopo di loro, sarebbe venuto a lasciare le proprie orme nel mondo.   -aRicercaduSogno- Cap 19.3Come  tra la polvere, e il fragore delle bombe tedesche i tecnici inglesi avevano cercato e … la Lorenz SZ42 era stata decodificata...così sulla Star d'un tratto Alex avverti' una presenza... dietro di lui, avvertiva quella sensazione di un "qualcosa" che lo stava osservando.. da lungo tempo..Gli sovvenne l ’immagine di quel momento in cui gli inglesi ebbero in mano la chiave per 'aprire' le comunicazioni cifrate nemiche.. grazie a Colossus un mostro a valvole, in grado di effettuare calcoli matematici ad una velocità 'impressionante' per quell’epoca .. Ed ecco, avvicinarsi l’ombra del passato, come una nebbiolina fitta e trasparente mentre tutto si ammutoliva, - un Fermo temporale’- . Un "Essere" alto all'incirca 2.50 m, avanzava a passo sicuro. Era un Androide degli Umani nemici ma sfuggito al lorocontrollo.Esso.. sapeva di avere una missione, era stato creato da uno scienziato, per venir a capo di quel "ENIGMA"..creato per decodificare quel mistero secolare, creato per salvare l'Umanita'...              -Dafne-L' Androide aveva infatti quel Nome: ENIGMA. Non aveva un cuore, nel suo petto batteva invece un Piccolo Sole.. e da Esso, si ricaricava per riprendere energia. Ma nei giorni grigi, aveva bisogno di un 'aiuto speciale'.. Il calore dell'essere Uomo: l'energia vitale, degli umani.. lo ricaricava, ma senza far danno alcuno a chi si prestava a tale 'missione' - in maniera quindi inversamente proporzionale a quella operata dai non-umani-. Anzi, per gratificare.. donava la Saggezza, quella delle Lingue Universali, come PASSPARTOUT, in ogni dove.                                                         - Nadi@-Dopo ore  di estenuanti lavoro Leon ed  Alex trovarono un punto d'arrivo, una trionfale valutazione ma una terrificante comunicazione:..  ..raduneremo le navi per un’ultima razzia…  Orione 1 – Basilea; Pleadi 1 –Parigi;  Orione 2 - ……. due intere schermate di navi e locazioni poi….. Il contatto ed il trasbordo nella navicella Adamo di tutti gli umani verrà effettuato alle ore 20 e 12 in Cornovaglia.....  a 12 ore esatte dall’ok della navicella: annegheremo la terra!.    -J- Potevano conoscere in anticipo ogni loro movimento: Alex e Leon  avevano smesso di ‘perdersi. Padroni ora di una linea che conduceva da una parte all'altra nell'etere, provavano gioia ed orrore ascoltando le mosse nemiche in anticipo. Il tempo della vita era diventato un semplice ostacolo: superare il segnale nemico a velocità sempre maggiore...      - Oranginella-